Carlo VIII, nato e cresciuto ad Amboise, trasformò il vecchio castello cittadino in una reggia fastosa, cenacolo di poeti e artisti. Nel 1560, durante la congiura di Amboise, il Castello fu teatro del massacro degli ugonotti, che vennero impiccati o gettati nel fiume dai bastioni. In seguito, distruzioni e smantellamenti ridussero il complesso alla dimensione odierna, solo un quinto di quella del XVI secolo. Una lunga rampa d’accesso sale alla terrazza, già teatro di feste reali. Da qui è bellissima la vista sulla Loira e la città vecchia. E degli edifici che un tempo circondavano il belvedere rimane la chapelle de St-Hubert (1491-96), gioiello gotico fiammeggiante dal portale finemente scolpito. Recentemente è stato messo a punto un nuovo sistema di illuminazione della cappella, dove si trova la presunta sepoltura di Leonardo da Vinci. L’intervento rappresenta una delle realizzazioni più riuscite di Pierre Bideau, ingegnere cui si deve anche l’illuminazione della Tour Eiffel.