Maniago
localita
Maniago (PN)
Maniago, nota fin dal medioevo per le sue coltellerie, si sviluppa intorno a piazza Italia, la più ampia della provincia, con una fontana ottocentesca e antichi edifici: palazzo d’Attimis, con l’affresco in facciata di un leone marciano (1570), opera dell’Amalteo; la chiesa dell’Immacolata (secoli XV-XVIII); la seicentesca Loggia comunale. Dalla piazza si sale fino ai ruderi del castello, distrutto dal terremoto nel 1511, e alla chiesa di S. Giacomo (XIII secolo); da qui si apre un bel panorama sulla pianura.
Il monumento principale di Maniago è il duomo di S. Mauro, caratterizzato da una semplice facciata a capanna in stile romanico-gotico, con portale strombato a colonnine tortili e arco acuto e sormontato da un elegante rosone. All’interno, in una cappella della navata coperta a capriate, un prezioso trittico di fine Quattrocento di Giovanni Cramariis. Con grande effetto, nell’abside destra, s’impone la pala di Cristo in gloria e santi, opera di Pomponio Amalteo (1558), autore anche degli affreschi sbiaditi nella volta del presbiterio. Notevoli anche gli altari lignei dell’Auregne e le acquasantiere e il fonte battesimale della scuola dei tagliapietre di Meduno (metà Cinquecento).
In una vecchia filanda sulla roggia del torrente Còlvera è collocato il Museo dell’Arte fabbrile e delle Coltellerie (visite: 9.30-12.30 e 15.30-18.30) dove sono esposti macchinari, utensili, prodotti finiti e documenti cartacei relativi alla storia, alla cultura ed all’economia del comparto delle coltellerie maniaghesi.
Il monumento principale di Maniago è il duomo di S. Mauro, caratterizzato da una semplice facciata a capanna in stile romanico-gotico, con portale strombato a colonnine tortili e arco acuto e sormontato da un elegante rosone. All’interno, in una cappella della navata coperta a capriate, un prezioso trittico di fine Quattrocento di Giovanni Cramariis. Con grande effetto, nell’abside destra, s’impone la pala di Cristo in gloria e santi, opera di Pomponio Amalteo (1558), autore anche degli affreschi sbiaditi nella volta del presbiterio. Notevoli anche gli altari lignei dell’Auregne e le acquasantiere e il fonte battesimale della scuola dei tagliapietre di Meduno (metà Cinquecento).
In una vecchia filanda sulla roggia del torrente Còlvera è collocato il Museo dell’Arte fabbrile e delle Coltellerie (visite: 9.30-12.30 e 15.30-18.30) dove sono esposti macchinari, utensili, prodotti finiti e documenti cartacei relativi alla storia, alla cultura ed all’economia del comparto delle coltellerie maniaghesi.
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