La “tour inimitable” del Municipio svetta con i suoi 96 metri su Grand’Place, la piazza cuore del tessuto urbano della città e della vita mondana degli abitanti di Bruxelles. Sormontato dal gruppo scultoreo di S. Michele (1454), il “beffroi” è opera quattrocentesca di Jan van Ruysbroeck e la sua guglia rende riconoscibile l’Hôtel de Ville (Stadhuis) da lontano, diventando punto di riferimento per non perdersi nel centro storico della capitale belga. Iniziato nel 1402 da Jacob van Thienen, l’edificio fu restaurato nel Settecento a seguito di un incendio, quando fu aggiunta una facciata posteriore in stile Luigi XIV. Fu però il restyling Novecentesco, tra arcate gotiche, pinnacoli e statue, a trasformarlo in uno dei più significativi esempi di architettura gotica profana. Si entra a destra del cortile e, tra arazzi di Bruxelles, affreschi, mobili e legni intagliati, la visita passa attraverso ambienti dai nomi ufficiali e pomposi: sala del Consiglio, galleria dei Sovrani, anticamera del borgomastro e sala dei matrimoni.