Le Bandiere arancioni crescono, è tempo di dare il benvenuto a cinque nuovi borghi che stanno brillando per accoglienza e voglia di diventare sempre più attrattivi. Ve li presentiamo risalendo dalle montagne della Calabria all’entroterra riminese.
Il primo è Castelsaraceno, piccolo centro montano della Basilicata a 960 metri di altitudine, un vero paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta. Il secondo è Frontone, borgo dell'Appennino umbro-marchigiano ai piedi del Massiccio del Monte Catria (1701 mt).
Poi c’è Monteverdi Marittimo, all’interno della Val di Cecina ed è inserito nella zona della geotermia. Il quarto è San Severino Marche, città d’arte, è tra i più importanti e pittoreschi comuni maceratesi. L’ultimo dei cinque è Sant’Agata Feltria è un incantevole paese, di origine pre-romana, nell’entroterra riminese, tra le valli dei fiumi Savio e Marecchia. L’estate è arrivata e l’invito a scoprirli è da prendere al volo.
1. CASTELSARACENO (PZ)
Piccolo centro montano della Basilicata a 960 metri di altitudine, Castelsaraceno è il Paese dei due Parchi perché incastonato tra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano, collocato tra i monti Alpi e Raparo, in un contesto inalterato di boschi, pascoli, ruscelli e torrenti. Un vero paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta.
Il centro storico è un tesoro di piccole case accoccolate tra le rocce, stradine ripide e tortuose, vicoli antichi ed edifici medievali.
L’attrattiva principale di Castelsaraceno è il ponte tibetano che collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese: 586 metri di lunghezza, 1160 passi da percorrere nel vuoto, col fiato sospeso e a passo lento.
La natura con la sua bellezza e varietà è poi al centro di tante altre attività: trekking e arrampicate sulle magnifiche vette lucane, pedalate in mountain bike o in e-mbt sui migliori itinerari ciclabili, nordic walking e passeggiate nei boschi, canyoning e rafting lungo i fiumi del Pollino.
E a tavola… sono da assaporare i formaggi e poi la 'Nnuglia e il Tortano: la prima è una salsiccia povera della tradizione locale, mentre il Tortano è preparato dall’impasto del pane da cui si ricava un prodotto dalla forma a corona circolare.
Castel Saraceno / foto pagina Facebook Visit Castelsaraceno
2. FRONTONE (PU)
Frontone è un piccolo borgo dell'Appennino umbro-marchigiano ai piedi del Massiccio del Monte Catria (1701 mt), che garantisce tutto l’anno un clima salubre e mite, con fresche vallate e verdi colline, ideali per passeggiate ed escursioni.
La frazione Castello, ben tenuta, tipica e vivace con ristoranti e bar, in splendida posizione panoramica: qui si possono visitare il Castello della Porta, la torre civica rossa e le chiese della Madonna del Soccorso e di Santa Maria Assunta. In cima al Monte Catria c’è l’imponente Croce in metallo, simbolo di un territorio che si può scoprire con passeggiate, escursioni a cavallo e/o in bicicletta (Frontone è tappa della Ciclo Appenninica Alte Marche). Gli impianti di risalita permettono di raggiungere la vetta del Catria conducendo a piste da sci, bike park, Parco avventura per bambini, rifugi, percorsi escursionistici.
Must della gastronomia locale, da non confondere con la piadina, è la crescia De.CO, il prodotto tipico di Frontone, la cui ricetta è stata tramandata per generazioni nel rispetto della tradizione contadina. Viene poi farcita a piacere con salumi, formaggio, verdure per trasformarsi in un pasto memorabile.
Frontone / foto comunefrontone.pu.it
3. MONTEVERDI MARITTIMO (PI)
È il comune geotermico più vicino al mare tanto da essere definito la porta d’accesso tra mare e geotermia. l centro storico, tipico e raccolto, con i due importanti edifici religiosi: la chiesa di Sant’Andrea del XIV secolo e la cappella del Santissimo Sacramento costruita nel 1751 per ospitare la tomba di San Walfredo, con all’interno il Cristo Nero. Da vedere poi il Museo dei paesaggi che contiene reperti della civiltà longobarda.
A pochi km c’è la frazione di Canneto, antico castello utilizzato come roccaforte difensiva, oggi un centro storico dove il tempo sembra essersi fermato, arricchito dalla presenza della pieve di San Lorenzo già nota nel 1521. Diversi sono i percorsi bike e trekking (circa 400 km in totale) che si sviluppano sul territorio, anche all’interno della Riserva Naturale Monterufoli e Caselli.
La cucina locale è basata su sapori genuini e naturali il vino Tenuta di Canneto IGT, i formaggi caprini la zuppa con scalogni alla Monteverdina fatta con fagioli e numerose verdure insieme a pane raffermo e, nemmeno a dirlo… carne cotta alla brace, tortelli e pappardelle a profusione.
Monteverdi Marittimo / foto Shutterstock
4. SAN SEVERINO MARCHE (MC)
San Severino Marche è molto più di un piccolo borgo, è tra i più importanti e pittoreschi comuni della provincia di Macerata. Attraversato dal fiume Potenza, è praticamente equidistante dal mare Adriatico e dai monti Sibillini. Il territorio del Comune, il più esteso della provincia, spazia tra rilievi più accentuati a ovest e colline più basse a est.
È una vera cittadina d’arte. Basti citare che tra il suo patrimonio si contano l’area archeologica di epoca romana di Septempeda, il Castello al Monte, il Museo archeologico, il Duomo vecchio e il santuario Madonna dei Lumi. Il centro storico si sviluppa intorno all’estesa e armoniosa piazza del Popolo, dalla caratteristica forma allungata ed ellittica, con i portici e i negozi, numerosi palazzi signorili, la chiesa di San Giuseppe e il teatro Feronia. Poco distante ci sono il Duomo nuovo (chiesa di S. Agostino) e la chiesa di San Lorenzo in Doliolo.
L’offerta museale è altrettanto ricca, con il Museo archeologico, la Pinacoteca civica, il Museo di archeologia industriale di Borgo Conce e il MArec – Museo dell’arte recuperata che raccoglie in un’unica esposizione le opere salvate dalle chiese dell’Arcidiocesi dopo il sisma del 2016.
L’estate invoglia alle escursioni. Meritano una visita anche l'altopiano di Canfaito con le sue secolari faggete, spettacolari in ogni stagione dell’anno, all’interno della Riserva Naturale regionale del Monte S. Vicino e del Monte Canfaito, e alcuni castelli sparsi sul territorio come Elcito, Pitino e Aliforni. Per chi ama camminare, sul territorio ci sono il Cammino dei Forti, percorso ad anello in 5 tappe che parte e finisce proprio da San Severino Marche.
Il ciauscolo IGP e l’olio extravergine di oliva sono i prodotti tipici del territorio, mentre il piatto più caratteristico sono i vincisgrassi alla maceratese.
San Severino Marche / Foto comune.sanseverinomarche.mc.it
5. SANT’AGATA FELTRIA (RN)
Sant’Agata Feltria è un incantevole paese, da scoprire con calma. Il centro storico dominato dalla rocca Fregoso, il teatro A. Mariani, il più antico teatro in legno d’Italia che affaccia sulla bella piazza Garibaldi; le chiese di San Francesco della Rosa, Santa Chiara, la collegiata di S.Agata V.M., San Girolamo e della Beata Vergine delle Grazie; i musei e il giro delle fontane, che tocca 3 fontane artistiche tra le storiche vie del paese.
A pochi km dal capoluogo, c’è Petrella Guidi, un bel borgo medievale intatto e ben conservato, che si affaccia sulla Valmarecchia. Gli appassionati di camminate, escursioni in bici o in moto possono godere di numerosi sentieri e percorsi, alcuni dei quali all’interno del Bosco di Badia Mont’Ercole, Sito di Interesse Comunitario. Il territorio è attraversato inoltre dal Cammino di San Vicinio, dal Cammino di San Francesco.
Il territorio è famoso soprattutto per le diverse varietà di tartufo e da provare assolutamente è anche il formaggio di Fossa DOP, dal sapore accentuato, leggermente piccante e dall’inconfondibile aroma, che stagiona tre mesi proprio nelle fosse ricavate nei fondi delle abitazioni nel masso di roccia arenarica. La spianata santagatese, è invece un prodotto da forno tipico della tradizione culinaria del territorio e può essere servita come sostituta del pane o degustata con salumi e formaggi locali.
Sant'Agata Feltria / foto Shutterstock