La primavera è in arrivo e con la bella stagione torna anche la voglia di stare all’aria aperta. Vi segnaliamo 10 località da visitare a marzo, mete ideali per una gita fuori porta: luoghi d’arte e iniziative culturali, passeggiate nella natura e anche qualche evento primaverile da non perdere!
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1. CANNERO RIVIERA (VB)
Cannero Riviera è una vivace località sul lago Maggiore, caratterizzata da un clima mite e da una vegetazione mediterranea, ricca di numerose varietà di agrumi, coltivati da secoli nella parte più settentrionale d'Italia.
Un paesaggio unico, al quale è dedicata la manifestazione "Gli agrumi di Cannero Riviera", che quest’anno si svolge nei weekend 11-12 e 18-19 marzo: visite ai giardini privati, aperti appositamente per l’occasione, e al Parco degli Agrumi, esposizioni, installazioni, eventi musicali, menù a tema, mostre-mercato: un’offerta davvero variegata, pensata per far conoscere e apprezzare il patrimonio agrumicolo locale e non solo.
Suggestiva la passeggiata nelle strette viuzze del centro storico e sul lungolago, su cui si affacciano eleganti residenze e numerosi ristoranti che offrono piatti della tradizionale cucina lacustre. Obbligatoria una sosta al caratteristico antico porticciolo, scavato nella roccia. Dalla sponda del lago, sono visibili i castelli di Cannero, pittoreschi ruderi di un’antica rocca, posti su due isolotti rocciosi e raggiungibili solo in barca.
Cannero Riviera, castelli di Cannero / foto Comune di Cannero Riviera
2. MOLTRASIO (CO)
Moltrasio si sviluppa verticalmente dalla riva del lago di Como, a partire da quota 200 mt. s.l.m. sino a raggiungere quota 1250 mt. s.l.m. Un susseguirsi di ambienti differenti che vanno dalla costa del lago ai giardini e parchi delle ville salendo lungo terrazzamenti in pietra utilizzati per la coltivazione di orti e giardini sino a giungere a prati ed infine ai boschi. Notevole la biodiversità riscontrabile in queste zone che, a livello di vegetazione spontanea, si traduce nella presenza classificata di oltre 700 specie. Per il fascino dei suoi luoghi e la tranquillità che la contraddistingue, Moltrasio è stata, fin dal XVIII, meta di villeggiatura e poi turistica.
Stradine e scale pavimentate in pietra collegano le varie frazioni e il territorio, con il suo patrimonio storico e le bellezze naturali, si può scoprire attraverso quattro percorsi a tema: acqua, pietra, storia, panorama.
Moltrasio / foto Luigi Fazio
3. AIROLE (IM)
Il piccolo borgo di Airole conserva l’antica struttura medievale ad anelli concentrici e un centro storico con case addossate l’una all’altra affacciate su stretti vicoli, i carrugi, che conducono alla piazza principale dominata dalla parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo.
Salendo il carrugio di via Cavour si svela l’atmosfera del borgo; il cammino s’inerpica, chiuso dalle pareti in pietra di case che si sostengono fra loro con archi passanti. Custodi dell’antica tradizione contadina del paese sono il Museo dell’Olio e della Civiltà Contadina e l’antico forno.
Da non perdere la rete sentieristica, collegata dai ponti in pietra sul fiume Roya, dove è possibile praticare kayak sul torrente Bevera. Tra i vari sentieri che partono da Airole segnaliamo quello che conduce alla frazione Collabassa e il sentiero Airole-Breil sur Roya in territorio francese dell’alta valle Roya. Da gustare l’olio, il vino “roccese” (cioè coltivato sulle rocce), lo zafferano e il miele di Airole.
Sui sentieri di Airole / foto Comune di Airole
4. VALEGGIO SUL MINCIO (VR)
Situata nell’anfiteatro naturale delle colline moreniche che si affacciano sulla pianura padana, classificata "Città d'Arte" per il patrimonio artistico che la contraddistingue, Valeggio sul Mincio è una meta perfetta per coloro che cercano una vacanza all'insegna della cultura, della natura e della gastronomia. Il paese è sovrastato dal Castello Scaligero che mantiene inalterata la sua suggestiva imponenza.
Lungo le rive del Mincio si trova l’incantevole e romantica frazione di Borghetto, dove l’atmosfera medievale è sottolineata dai merli ghibellini, dal campanile della chiesa di San Marco e dalle ruote degli antichi mulini. A Borghetto domina la scena il ponte Visconteo, straordinaria diga fortificata costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti. Il capolavoro della tradizione culinaria locale, con tanto di leggenda romantica annessa, sono i Tortellini di Valeggio, in dialetto “agnolin”: fatti a mano uno ad uno, con una sottile sfoglia di pasta ed un delicato ripieno di carne, si possono gustare in uno dei tanti ristoranti del paese o acquistarli nei numerosi pastifici artigiani.
Il tesoro green del Comune è il Parco Giardino Sigurtà, che riapre domenica 5 marzo per vivere una primavera ricca di colori, con la fantastica Tulipanomania e altri eventi in programma. Solitamente dalla metà di marzo e fino ai primi giorni di maggio, oltre un milione di tulipani, in più di 300 varietà, con muscari, giacinti e narcisi, colorano il parco in forma libera nei boschi e in aiuole perfettamente disegnate. Premiata nel 2022 dalla World Tulip Society come miglior fioritura e miglior festival dedicato ai tulipani, Tulipanomania cambia anno dopo anno!
Per gli appassionati, da non perdere anche il Mercato dell'Antiquariato che si svolge ogni quarta domenica del mese, in piazza Carlo Alberto e nelle adiacenti vie del centro storico di Valeggio sul Mincio: sono circa 100 gli espositori che presentano pezzi di alta qualità ed è possibile scegliere tra oggettistica di vario genere, mobili e collezionismo.
Valeggio sul Mincio, Parco Giardino Sigurtà / foto Parco Giardino Sigurtà
5. BUSSETO (PR)
Busseto, centro della Bassa Parmense, è ricco di storia e di tradizioni: fu sede della signoria dei Pallavicino che ne fecero la capitale del loro stato dal X al XVI secolo e nel 1533 venne elevata al rango di città dall’imperatore Carlo V d’Asburgo. A Giuseppe Verdi, il “cigno di Busseto”, va il nome della piazza principale, il monumento realizzato da Luigi Secchi nel 1913 e, all’interno della rocca Pallavicino oggi residenza municipale, il delizioso teatro sede di importanti eventi culturali. Sempre nel centro storico troviamo il Museo di Casa Barezzi, dove il giovane Giuseppe Verdi ebbe la sua prima formazione e vide anche il sorgere dell’amore per Margherita, sua prima moglie. A Roncole Verdi troviamo la casa natale del Maestro. Da non perdere anche il Museo Renata Tebaldi, presso le scuderie di Villa Pallavicino.
Molto interessante l’iniziativa del museo “la Strada del Melodramma”, che vuole realizzare la più grande passeggiata urbana al mondo dedicata al Melodramma e ai suoi protagonisti. Il progetto consiste nell’inserire nella pavimentazione pietre commemorative dedicate a grandi artisti. Un percorso in continua costruzione ed evoluzione, da Piazza Verdi alle scuderie di Villa Pallavicino, dove troveranno posto i nomi più grandi della lirica di sempre, non solo però i protagonisti della storia ma anche personaggi viventi; già numerose le pietre commemorative presenti.
Meritano una segnalazione e una degustazione i prodotti tipici del territorio, come il culatello da accompagnare con la torta fritta, i tortelli d’erbetta con abbondante Parmigiano Reggiano e la Spongata di Busseto, torta di forma piatta e rotonda, la cui ricetta tradizionale è documentata fin dal Trecento.
Busseto, Casa Natale Verdi / foto F. Pinardi
6. CASALE MARITTIMO (PI)
Il borgo di Casale Marittimo è situato su una collina, non lontano dal litorale tirrenico, tra i campi e i boschi della campagna che a oriente comincia ad alzarsi verso i più aspri scenari delle Colline Metallifere. Sorprende il visitatore come angolo di medioevo intatto, con due cerchie murate concentriche e belle case in pietra a vista. Una rampa sale al “castello”, come ancora oggi viene chiamato il nucleo più antico del paese, segnato dalla torre dell’Orologio e dalla casa del Camarlingo, che faceva parte della cinta muraria ed è sicuramente uno dei palazzi più vecchi del paese. Un percorso circolare segue la cerchia delle mura più alte, formata dalle pareti esterne delle case.
Il territorio può essere scoperto attraverso piacevoli passeggiate a piedi, a cavallo, in bicicletta e a contatto con la natura. Gli escursionisti hanno a disposizione tre itinerari di interesse storico, archeologico e ambientale, definiti da tre diversi colori. Intorno al paese si distende una campagna riccamente lavorata che produce cereali, olio, miele e un vino pregiato come il DOC di Montescudaio. La località fa parte dei Comuni che si trovano lungo la Strada del vino e dell’olio Costa degli Etruschi.
Casale Marittimo / foto Federica Montermoli
7. AMANDOLA (FM)
Considerata la “porta est” di accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola rappresenta uno dei centri più importanti dell’area montana per le risorse storico-culturali e per le valenze ambientali e paesaggistiche. Con 10 minuti di auto, nella valle del Tenna, si raggiungono il lago di San Ruffino, attorno al quale si snoda un percorso naturalistico da fare a piedi, a cavallo o in mountain bike, e l’imponente abbazia dei Ss. Ruffino e Vitale fondata nel VI secolo, rifatta in forme romaniche nel XIII secolo, con numerosi affreschi e una cripta con capitelli dove si fondono stili architettonici diversi.
Tra i sapori spiccano la confettura prodotta con l'utilizzo della tipica mela rosa dei Sibillini, il ciauscolo e il tartufo. Proprio a quest’ultimo prodotto è dedicato l’evento “Diamanti a tavola”, festival del tartufo nero pregiato e dei prodotti tipici dei Sibillini, che si svolge nel weekend 11-12 marzo.
Amandola, porta est dei Monti Sibillini / foto Giorgio Tassi
8. BICCARI (FG)
Biccari è dominato dal Monte Cornacchia, la cima più alta della Puglia con i suoi 1151 metri di altitudine. L’area naturalistica, ricca di boschi ed impreziosita dal lago Pescara, è meta ideale per gli amanti della natura e offre il Parco Avventura più grande della regione, il bosco didattico, il Sentiero Frassati, il villaggio di case sugli alberi (Bed & Three) e gli alloggi alternativi come la Bubble Room e l’Atomo, per dormire nel bosco o sugli alberi, la Panchina Gigante con il punto panoramico più alto della Capitanata. Non mancano le aree attrezzate per i tradizionali picnic e i chioschi per degustare prodotti tipici nel bosco.
Da non perdere una passeggiata nel centro storico, tipico e vivace, con la fontana monumentale, la Torre Civica, la Cattedrale e una fitta rete di vicoli e piazzette.
Tra i prodotti tipici da gustare la “pizze a furne apierte” è il prodotto più rappresentativo della gastronomia locale, il primo ad essere riconosciuto come De.Co. Da segnalare anche l’olio extravergine di oliva e U’ Mascijuottele, un formaggio che si ottiene dalla lavorazione del latte di capra, di gusto fresco, poco salato, senza crosta.
Biccari / foto Archivio Tci
9. MORIGERATI (SA)
Piccolo borgo medievale, Morigerati sorge all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e nell’oasi WWF “Grotte del Bussento”: 600 ettari circa di area protetta. L’intera area offre uno degli spettacoli più belli e di maggior richiamo della zona, da scoprire attraverso passeggiate, escursioni, itinerari in mezzo alla natura.
Arroccato su uno sperone roccioso, in posizione di difesa strategica, il centro abitato si sviluppa su diversi terrazzamenti che si chiudono ad anelli concentrici attorno al fulcro centrale rappresentato dall’antica chiesa di S. Demetrio e dal Palazzo Baronale. Il centro storico, che si articola in un susseguirsi di vicoli, sottopassaggi e piccole piazze, regala al visitatore la suggestione di tempi lontani.
La piccola e caratteristica frazione di Sicilì è rinomata per l’olio extravergine d’oliva DOP. Altri prodotti locali da gustare sono: i salumi tradizionali, le freselle (pane biscottato da bagnare con acqua e condire con olio d’oliva, pomodoro e origano), il Fico bianco del Cilento DOP.
Morigerati / foto Shutterstock
10. TEMPIO PAUSANIA (SS)
Storica cittadina di fondazione romana, si trova nel cuore della Gallura su un altopiano granitico fitto di sughere e vigneti, cui fanno da sfondo le cime del monte Limbara. Immersa nel verde, Tempio Pausania è poco lontana da alcune rinomate località della costa. Il centro storico, tipico e vivace, affascina con la splendida pietra granitica grigia tipica del luogo. In piazza San Pietro, spazio raccolto circondato di palazzi, si affacciano la Cattedrale, l’oratorio di Santa Croce, l’oratorio del Rosario e l’elegante teatro del Carmine. Circondata da palazzi settecenteschi, piazza Faber si distingue per la ragnatela colorata, installazione dell’architetto Renzo Piano, amico intimo di Fabrizio De Andrè che a Tempio aveva deciso di vivere, nella campagna dell'Agnata.
A un paio di km da Tempio, si trova il nuraghe Majori, uno dei più interessanti e affascinanti della Sardegna. Da non perdere anche Organica - museo di arte ambientale nel Parco del Limbara, propone installazioni permanenti nel bosco, mostre temporanee, laboratori, workshop e happening musicali.
Tempio Pausania, piazza Faber / foto V. Ruggero
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