Lasciatevi tutto alle spalle e prendetevi qualche giorno per una fuga a due nei borghi Bandiera arancione. Passeggiate mano nella mano lungo il lago d’Orta o di Garda, scambiatevi promesse davanti all’Albero dell'amore di Lucignano, perdetevi tra le viuzze di Morano Calabro e meravigliatevi di fronte alle verdi acque del lago di Nemi e ai paesaggi d’arte di San Leo. Circondati da atmosfere magiche e scenari da favola sarà inevitabile abbandonarsi al romanticismo. Ecco quindi 6 borghi accoglienti ricchi di bellezza e di fascino da scoprire in coppia.
 

Sulle acque del lago d’Orta, uno dei laghi più romantici d’Italia, si specchia Orta San Giulio (NO). Il grazioso borgo è la meta ideale per un viaggio a due. Percorrete le stradine strette e tortuose del centro storico, su cui si affacciano caseforti medievali, palazzi rinascimentali e ville ottocentesche, fino alla chiesa di Santa Maria Assunta da cui potrete godere di un suggestivo scorcio sul lago. Scendete quindi verso Piazza Motta, il salotto del borgo, cinta sui tre lati da colorate case porticate che al piano terra ospitano bar, ristoranti e botteghe. Concedetevi una pausa per ammirare l’incantevole vista sullo specchio d’acqua verde azzurra da cui emerge il profilo dell’Isola di San Giulio. Dal vicino porticciolo nel periodo invernale, tutte le domeniche di dicembre, gennaio, febbraio e marzo, partono i battelli per l’isola. Avvolta nel silenzio, dominata dall’antica basilica romanica, dal palazzo vescovile e dall’abbazia benedettina, emana un fascino misterioso. La leggenda vuole che sia stato San Giulio a liberarla dai draghi e dai serpenti che la infestavano e a fondarvi la chiesa dove è sepolto.
Senza rinunciare allo splendido panorama sull’isola e sui monti circostanti, seguite il percorso lungo il lago, tra ville e palazzi d’epoca immersi in eleganti giardini. Amato da poeti, scrittori, letterati e registi, come Honoré del Balzac, Friedrich Nietzsche, Gianni Rodari e Giuseppe Tornatore, il lago d’Orta è la cornice perfetta per una romantica passeggiata. Info

Sul lago di Garda si affaccia invece Gardone Riviera (BS). La sponda occidentale del lago, nota come Riviera dei Limoni, vi sorprenderà. Il clima mite tutto l’anno, oltre a permettere la coltivazione degli agrumi anche a questa latitudine, ha trasformato la località in un vero e proprio giardino botanico. Alla vegetazione tipica del lago di Garda si alterna infatti quella mitteleuropea, mediterranea e sub-tropicale.
Una rilassante passeggiata sull’elegante lungolago è il modo migliore per ammirare i parchi e i giardini degli hotel e delle ville d’epoca che già alla fine dell’Ottocento ospitavano nobili e intellettuali provenienti da tutta Europa. Il Grand Hotel Gardone Riviera, il primo grande albergo costruito sul lago di Garda, è l’emblema del successo di questa meta di villeggiatura durante la Belle Époque. Lungo il lago si trovano anche la neoclassica Villa Alba e la Torre San Marco, trasformata in stile militare veneziano da D’Annunzio in modo da diventare un prolungamento del Vittoriale. Al rientro approfittate dei numerosi bar e ristoranti per un aperitivo o una cena con vista sul monte Baldo e sull’isola del Garda.
L’attrazione più famosa di Gardone Riviera rimane tuttavia Il Vittoriale degli Italiani dove Gabriele D’Annunzio visse dal 1921 fino alla sua morte. Un eclettico complesso di edifici e giardini che comprende la Prioria, in cui sono conservati oggetti, opere d’arte e cimeli, il mausoleo, musei, un auditorium, un anfiteatro e persino la nave Puglia incastonata nella collina, donata al poeta dalla Marina Militare, da cui godere di un meraviglioso tramonto sul lago di Garda. Non serve infatti essere appassionati di D’Annunzio per apprezzare l’atmosfera unica di questo luogo e le numerose sorprese disseminate sui nove ettari di terreno. Info

Immergetevi nell’arte e nella storia di San Leo (RN). Il forte e il borgo, arroccati su un possente masso calcareo da cui dominano la Valmarecchia, sembrano usciti da un quadro. Nella parte più alta dello sperone si eleva il forte rinascimentale, simile ad un vascello incagliato su uno scoglio, che oggi ospita una pinacoteca con opere del Guercino e di Caravaggio.
A San Leo potete addirittura entrare nei dipinti!  A breve distanza si trovano infatti due punti panoramici dai quali osservare i paesaggi rappresentati da Piero della Francesca nelle opere "Il ritratto di Battista Sforza" e "San Gerolamo e un devoto". Davanti ai vostri occhi prenderanno vita alcune delle più celebri vedute rinascimentali come quella che fa da sfondo al ritratto della duchessa Battista Sforza. Parte del Dittico dei Duchi di Urbino, in cui è raffigurata insieme al marito Federico da Montefeltro, è una delle opere più famose del Rinascimento italiano. Dietro al volto in primo piano si scorge il panorama mozzafiato visibile dalla Rupe di Pietracuta, in cui si riconoscono la piana del fiume Marecchia e le creste rocciose un tempo punteggiate di castelli e torri merlate. La duchessa era particolarmente legata al castello sopra la rupe, dove soggiornò nel 1462 sorpresa da un improvviso inverno, perciò Piero della Francesca non avrebbe potuto scegliere luogo più adatto come fondale per il suo ritratto.  Info

Suggellate il vostro amore davanti all’Albero dell’Amore di Lucignano (AR). Secondo una leggenda locale scambiarsi promesse d’amore davanti ai suoi rami porterebbe fortuna. Tra gli sposi aretini è infatti tradizione giurarsi qui eterna fedeltà. L’Albero dell’Amore, detto anche Albero della Vita o Albero d’oro, è custodito in una teca di cristallo all’interno del duecentesco palazzo comunale. Si tratta in realtà di un reliquiario a forma di albero di imponenti dimensioni, tempestato di coralli, cristalli e miniature su pergamena. Ci vollero ben 121 anni per realizzare questo capolavoro di oreficeria senese. Dal fusto si separano dodici rami, alcuni dei quali in corallo rosso a simboleggiare il sangue di Cristo, ornati da foglie decorate e piccole teche al cui interno sono conservate reliquie francescane e schegge della sacra croce.
L’Albero dell’Amore non è l’unico motivo per visitare Lucignano. Il borgo, considerato la perla della Valdichiana, rappresenta uno straordinario esempio di urbanistica medievale per il suo impianto ellittico ad anelli concentrici. Percorrete le strette strade fiancheggiate da abitazioni in pietra e mattoni fino alla piazza del Tribunale, su cui si affacciano il palazzo comunale, la chiesa di San Francesco e la collegiata. Qui potrete riscoprire il trascorrere lento delle ore passeggiando nel labirinto ovale di stradine e vicoli che sembra essere sospeso fuori dal tempo. Info

Sorprendete il vostro amato o amata con una gita ai Castelli Romani. Il panorama di Nemi (RM) vi incanterà. Tanti sono gli artisti che l’hanno raffigurata nelle proprie opere, tra questi anche William Turner e Jean-Baptiste Corot. Il centro storico, che conserva tratti medievali e rinascimentali, si distende su un poggio a strapiombo sul lago vulcanico, incastonato nel verde. 
Antica è la storia del borgo. Il lago di Nemi, viene anche detto Specchio di Diana, dato che lungo le sue sponde un tempo sorgevano il bosco sacro e il tempio dedicati alla dea. In seguito anche i Romani frequentarono la zona. L’imperatore Caligola teneva ancorate nel lago due grandi navi, i cui modelli in scala sono oggi conservati nel Museo delle Navi Romane, su cui organizzava grandiosi festeggiamenti in onore di Diana. Nel cratere del lago è stata inoltre ritrovata una splendida villa di età tardo-repubblicana che secondo alcuni sarebbe appartenuta a Giulio Cesare.
Il centro storico regala piacevoli passeggiate con punti panoramici da cui osservare le casette colorate e l’alta torre cilindrica del castello. Per raggiungerli imboccate il viale principale che si snoda tra le case del paese e le botteghe degli artigiani fino al piccolo belvedere vicino a Palazzo Ruspoli o alla piazzetta su cui si affaccia la chiesa del Crocifisso. Se invece volete ammirare il lago di Nemi da vicino seguite il facile sentiero che lo costeggia, attraversando campi, alberi, prati e serre di fragole, e che passa vicino ad alcuni reperti romani e all’antico tempio di Diana. Info

Morano Calabro (CS) è un piccolo gioiello in pietra da visitare in compagnia di una persona speciale. Il borgo, con le case addossate le une alle altre aggrappate ai fianchi della collina, sembra un presepe circondato da boschi e dalle montagne del maestoso massiccio del Pollino.
Per immergervi nell’atmosfera magica di Morano addentratevi nel dedalo di viuzze fino alla chiesa tardo-gotica di San Bernardino da Siena. Esplorate quindi il rione San Nicola che, attraverso magnifici archi, sottopassi, viuzze e slarghi, vi condurrà in una romantica passeggiata fino al castello di origine normanna. Risalente al XII-XIII secolo, quest’ultimo venne ampliato nel XVI secolo per diventare la dimora del principe Sanseverino. Da qui raggiungete la chiesa di Santa Maria Maddalena che, con la cupola ed il campanile in maiolica gialla e azzurra, è visibile da ogni angolo del centro storico. Aggirandovi per le vie del borgo prestate attenzione anche ai tanti palazzi, ornati da portali in pietra, ampie scalinate e grandi arcate, e al panorama da cartolina che fa capolino tra le case ed i vicoli.
Concedetevi quindi una sosta golosa. Oltre agli insaccati di maiale ed ai formaggi, assaggiate la pasta fatta in casa. Provate i cavateddri, un particolare tipo di gnocchi, i rascateddri, maccheroni con sugo di salsiccia, e le lagane, tagliolini con fagioli o ceci. Da non perdere anche il piatto tipico di Morano, lo stoccu e pateni, stoccafisso con patate e peperoni secchi. Info

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