Riqualificazioni, restauri, eventi: ecco tutti i motivi perché la città toscana ha saputo sbaragliare la concorrenza
Perché Pistoia è diventata Capitale italiana della cultura 2017
Vediamo nel dettaglio il dossier dei progetti, iniziative e obiettivi che, anche grazie al milione di euro finanziati dal Mibact, la città toscana si propone di raggiungere con questa prestigiosa nomina.

I PROGETTI DI PISTOIA 2017 - RIGENERAZIONE E RIQUALIFICAZIONE


3. Sviluppo dei percorsi ciclo-pedonali nel verde del centro storico
4. Ampliamento e riqualificazione di Palazzo Fabroni
Il palazzo, appartenuto alla ricca famiglia Dondori, è una delle strutture più importanti di Pistoia. Ingloba costruzioni più antiche, sorte in epoche diverse; tra il 1748 e il 1769, per volere di Atto Fabroni, venne ristrutturato e la nuova facciata gli conferì finalmente un aspetto unitario. Oggi lo si vuole far diventare un Museo del Novecento e del Contemporaneo: la riapertura dell‟accesso principale da via Sant'Andrea (2010) e il riallestimento della collezione permanente al primo piano (2011) sono stati passi in questa direzione, ma c'è ancora molto da fare e l'amministrazione si è impegnata in tal senso. Anche il giardino del palazzo è in corso di riqualificazione, così come una delle sale del palazzo, dove verrà collocata un'installazione site-specific di Federico Gori. Speriamo di vedere tutto realizzato per Pistoia Capitale italiana della cultura 2017.

Sono molte le istituzioni culturali di Pistoia che hanno contribuito alla vittoriosa candidatura di Pistoia 2017. Perché la città toscana può vantare un ricco patrimonio di collezioni, musei comunali, archivi e biblioteche che già hanno in programma molti eventi culturali e che per il 2017 si propongono ancor più di intensificare la loro attività.
Tanto per fare un esempio, la Biblioteca San Giorgio (nella foto a sinistra) è una biblioteca di livello europeo che oggi fa rivivere – grazie al progetto di rigenerazione urbana che ha interessato la parte sud della città – uno spazio fortemente legato all'identità industriale di Pistoia: le Officine San Giorgio, di cui ha conservato il nome e ha richiamato la struttura “a capannoni”.
Nei suoi oltre 6.500 metri quadrati di spazio coperto, articolati su tre piani di servizio, si studia ma si passa anche il tempo libero (per esempio usufruendo dei tantissimi corsi proposti o dell'innovativo YouLab, aperto recentemente): sono oltre 500.000 le presenze annue registrate dagli oltre 35.000 cittadini iscritti (4 volte la media nazionale), che in 12 mesi muovono circa 200.000 prestiti tra libri e film (3 volte la media nazionale), grazie anche a una vastissima rete di volontari.

Sono in programma inoltre numerosi spettacoli teatrali e musicali.

Definito “una delle più lucide e profonde menti che l'Asia abbia mai visto pervenire dall‟Europa", secondo Luciano Petech, eminente storico del Tibet, Desideri studiò con i monaci tibetani, lasciò numerosi scritti e fu alfiere del dialogo religioso e dell‟incontro rispettoso fra culture e tradizioni diverse.
La città di Pistoia intende celebrare il suo missionario con una mostra, realizzata tramite l‟esposizione di pannelli fotografici, carte, audiovisivi, strumenti forniti dall‟Istituto Geografico Militare; una seconda mostra su “Tibet: arte, cultura, religione, vita quotidiana” e un convegno internazionale interdisciplinare di studi sulla figura e l‟opera di Ippolito Desideri.
- Un articolo su Pistoia è comparso sul numero di maggio 2013 di Touring, la rivista dei soci del Touring Club Italiano; è leggibile sul sito www.touringmagazine.it.
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- A Pistoia c'è un Club di territorio Touring: ecco la scheda di presentazione e le ultime attività.