È ufficiale. Entro giugno, e quindi il periodo delle vacanze, debutterà Fast, il nuovo network di collegamenti quotidiani in bus a media-lunga distanza tra 90 diverse città di 15 regioni italiane e della Germania. Protagonisti saranno 60 autobus da turismo con la livrea rossa di Busitalia Simet, società del gruppo Ferrovie dello Stato.

Mezzi che, ovviamente, si allineeranno per caratteristiche a quelle dei bus gran turismo del leader europeo FlixBus, dal caratteristico colore verde fluo: ovvero sedili gran comfort e aria condizionata, bagagliai extralarge, portabici, ridotto impatto ambientale, ristoro, toilette e wifi gratis a bordo ecc.

ROSSO CONTRO VERDE FLUO
Lo slogan “Red on the road” di Fast si richiama alle intenzioni di Ferrovie dello Stato, il più grande operatore della mobilità nazionale (ma tra i meno popolari), di fare dei bus rossi di Fast un ospite fisso dei grandi itinerari europei, verso Germania, Francia e Spagna come già avviene per quelli verde fluo di FlixBus.

E di integrare le linee con il network ferroviario di Trenitalia. «Puntiamo – ha detto Mariella De Florio, amministratore delegato di Busitalia Simet – non solo sui giovani, ma su tutto il mondo di chi viaggia. L’obiettivo è un trasporto integrato tra diverse forme di mobilità - autobus, treno, aereo - in un mondo che sta cambiando».

UNA SFIDA ATTESA

In realtà i bus rossi di Fast sono gli ultimi, in ordine di tempo, a scendere in strada in Europa per mettersi in concorrenza con il leader di mercato Flixbus. Negli ultimi 24 mesi hanno seguito la stessa strada le ferrovie francesi Sncf con i pullman azzurri di OuiBus, le tedesche Deutsche Bahn con i due piani bianco-rossi di IC-Bus, le austriache OBB con i bus color antracite di Hellö, giusto per citare i casi più vicini all’Italia.

Anche i bus gialli delle Poste elvetiche hanno cominciato a fare capolino coi propri charter sulle strade del Belpaese.

FLIXBUS RAGGIUNGE LA NORVEGIA
La presenza dei nuovi operatori non ha fermato l’avanzata dei bus verde fluo di Flixbus, di recente sbarcati anche in Norvegia, Paese numero 21 a entrare nel network con collegamenti da Oslo verso Svezia, Danimarca e Germania. Segno della crescita di un mercato che, solo in Italia , nel 2016 ha fatto segnare un più 30 per cento in base ai dati di un recente studio del laboratorio di politica dei trasporti del Politecnico di Milano.

Una novità che smentisce i gufi, secondo i quali la scomparsa dei Megabus britannici dallo scenario continentale avrebbe portato a una riduzione complessiva dell’offerta di collegamenti e a un impennata dei prezzi.

FAST. QUANDO SI PARTE?
Top secret per ora data di avvio e prezzi per i bus rossi di Fast, esposti in una recente fiera di settore a Berlino. Per il momento il network di Busitalia Fast resta quello di Simet, operatore da poco meno di 400mila passeggeri nel 2016 la cui maggioranza è stata appena acquisita dal gruppo Fs, contro gli oltre 3 milioni di FlixBus dalla nascita nel luglio 2015. Le poche notizie disponibili su Fast sono su simetspa.it. E non si sa neppure se Fast sceglierà di vendere i biglietti tramite app come i concorrenti oppure nelle biglietterie Trenitalia.

Dal punto vista di chi viaggia, la speranza numero uno è che i buoni rapporti di Fast con le ferrovie facciano cadere le barriere che finora hanno tenuto lontani gli autobus di linea a lungo raggio non solo dalle stazioni dei treni ma anche da molte autostazioni dei bus locali. I casi di Torino, Verona e Bolzano sono gli esempi più eclatanti.

LO SCONTO PER I SOCI
In base alla convenzione tra Tci e FlixBus i soci Touring dispongono di quattro buoni sconto da 5 euro, per un totale di 20 euro, da usare su tutte le linee di FlixBus.
Per scaricare i voucher e prenotare con lo sconto: www.touringclub.it/convenzioni/flixbus. I biglietti FlixBus sono inoltre in vendita presso tutti i Punti Touring.

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