Ecco perché la certificazione voluta da Tunisia, Marocco, Mauritania e Algeria è così importante
Anche la tradizione del cuscus tra i patrimoni immateriali Unesco

Abbiamo parlato a dicembre dei due nuovi patrimoni immateriali italiani riconosciuti dall'Unesco. Naturalmente le due "new entry" erano tra le tante che l'Unesco ha decretato a livello mondiale nel 2020; tra queste, ce n'è un'altra che ci riguarda da vicino, perché è entrata a far parte della nostra cultura gastronomica, specialmente in Sicilia. Si tratta di "La conoscenza, il know-how e le pratiche relative alla produzione e al consumo di cuscus".
Una certificazione importante per diversi motivi. Innanzitutto, la nomina relativa al cuscus è il risultato di una domanda congiunta di Algeria, Mauritania, Marocco e Tunisia. "Questa registrazione congiunta è un grande risultato" ha dichiarato Audrey Azoulay, Direttore generale dell'Unesco. "È un segno forte di riconoscimento culturale ed è anche un vero successo diplomatico, su un tema così importante e simbolico per i popoli di questa intera regione e non solo. Questo consenso mostra che il patrimonio culturale può essere sia personale sia eccezionale e trascendere i confini". Proprio nel senso dell'azione dell'Unesco, quindi: costruire ponti tra i popoli, avvicinarli tra loro attraverso le pratiche e le conoscenze che hanno in comune. Un'azione tra l'altro già da anni concretizzata anche dal Cous Cous Fest di San Vito lo Capo, vicino a Trapani.

Piatti di cuscus © Centre national de recherches préhistoriques, anthropologiques et historiques (CNRPAH), Algeria, 2018
Poi c'è tutta la tradizione e la complessità del cuscus. La storia di questo piatto di origine berbera non è solo molto antica - il cuscus si mangia almeno dal medioevo - ma anche complessa e molto varia. Non c'è infatti una vera e propria tradizione comune ai Paesi che lo utilizzano, né una ricetta definita: racconta l'Unesco che sebbene sia difficile essere definitivi sulla sua storia (e a questo proposito i dibattiti tra specialisti hanno fatto parte dei preparativi per l'applicazione) tutti sono stati d'accordo sulla verità del cuscus: "Il miglior cuscus è quello di mia madre".

Lavorazione del cuscus © Direction du patrimoine culturel, Ministère de la culture, Marocco, 2018
Ci sono infatti tante ricette per il cuscus quante sono le famiglie dei Paesi in cui viene preparato. Ed esiste anche un'infinita varietà di sfumature tra le regioni, con la composizione che cambia a seconda degli ecosistemi, a seconda che chi lo prepari abiti in pianura, in montagna, nelle oasi, vicino alla costa o isole. In poche parole, il cuscus è un vero specchio delle società in cui viene cucinato.

Lavorazione del cuscus © Conservation nationale du patrimoine, Ministère de la culture, Mauritania, 2018

Setacci e cuscussiere tradizionali algerini © Centre national de recherches préhistoriques, anthropologiques et historiques (CNRPAH), Algeria, 2018