L’innovazione è di casa a Peccioli, il Comune Bandiera Arancione del Tci in provincia di Pisa. Entro il 2026 sarà inaugurato un nuovissimo vetrificatore, ovvero un moderno impianto di smaltimento rifiuti a emissioni zero, che sfrutta una combustione “senza fiamma” da cui estrarre vetro, anidride carbonica industriale ed energia. Un gruppo di oltre 25 professionisti, esperti nelle varie discipline ingegneristiche civili, ambientali, industriali e tecnologiche lavorerà alla redazione del progetto definitivo di un impianto che sarà costruito nell’area del “triangolo verde”.
L’iniziativa è frutto del partenariato tra le società Belvedere Spa, Retiambiente Spa ed Oxoco srl, che si propongono l’utilizzo dei migliori brevetti di ITEA (gruppo Ansaldo, Sofinter) tra i più avanzati in Europa. I promotori spiegano che "l'impianto permetterà di deviare dall’interramento in discarica e dall’incenerimento circa 150 mila tonnellate di rifiuti all’anno, consentendo così di evitare il ricorso a inceneritori e di consegnare alle discariche meno del 10% del totale dei rifiuti generati nel territorio”.
“Siamo molto contenti di questo progetto – spiega il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni -, il primo impianto con questa tecnologia realizzato completamente in Toscana. Si tratta di uno strumento che ci aiuta a completare il ciclo dei rifiuti che sono smaltiti con i termovalorizzatori, che a loro volta lasciano uno scarto. Il vantaggio di un impianto vetrificatore è che durante e alla fine del processo chimico non c’è alcun rifiuto inquinante. Solo energia elettrica e materiale vetrificato riutilizzabile. Un altro aspetto rilevante è che il vetrificatore per funzionare abbisogna di parte secca e percolato che proverranno dalla discarica attualmente funzionante a Peccioli”.
Che il progetto del primo vetrificatore italiano si realizzi proprio a Peccioli non è un caso. Con il lavoro congiunto della sua discarica e del prossimo vetrificatore, Peccioli prosegue la sua politica di largo respiro in termini di buone pratiche, che le hanno valso nel 2021 una presenza come esempio di comunità resiliente nel Padiglione Italia della Biennale di Architettura di Venezia.
Qui da oltre vent’anni opera un impianto di smaltimento e trattamento che, producendo utili per 25 milioni di euro nel giro di dieci anni, ha portato in dote benessere, sviluppo, servizi, democrazia partecipativa. Dal 1997 la discarica è gestita da una società pubblico-privata di cui il 64% delle quote è in mano al Comune, mentre le restanti a 900 piccoli azionisti di cui 500 sono abitanti del posto. Una gestione che ha permesso di utilizzare il ciclo dei rifiuti per generare utili reinvestiti in cultura, innovazione e sostenibilità, una gestione della cosa pubblica che ha acceso i riflettori sulla cittadina toscana.
Per affrontare il prossimo, impegnativo, inverno “stiamo definendo una delibera per supportare le fasce più deboli della nostra comunità nei rincari energetici – chiosa il sindaco - Ci impegneremo a coprire le differenze in bolletta tra il 2021 e il 2022 per le famiglie con Isee al di sotto dei 10mila euro. In più come Comune produciamo più energia di quanto consumiamo, 18 milioni di kwh quando il nostro fabbisogno è di 9 milioni di kwh. Nei prossimi due anni vorremmo liberare il nostro Comune dalle necessità energetiche esterne”.  
INFORMAZIONI UTILI
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