Costa Azzurra. Un nome, un mito. Eppure un territorio ancora da scoprire, dietro alla Promenade des Anglais a Nizza e alle spiagge lungo il Mediterraneo. Abbiamo voluto riunire in quest'articolo dieci esperienze per una vacanza slow, sia lungo la costa sia nell'entroterra fino ad arrivare sulle Alpi: niente di faticoso, ma passeggiate per tutte le gambe, pedalate piacevoli, piccoli giri in canoa ideali per scoprire tratti più nascosti della regione a due passi dall'Italia. In particolare quest'anno, in cui tutti saremo alla ricerca di "aria fresca" dopo il periodo di lockdown e quarantena, la Costa Azzurra offre una meta vicina perfetta per respirare e godere della bellezza della natura.
Ecco i nostri consigli per una vacanza slow in Costa Azzurra (qui invece trovate i nostri consigli per una vacanza a tema arte e cultura). 

1. PASSEGGIARE LUNGO LA COSTA SUI CAPI PIÙ BELLI
Il litorale della Costa Azzurra è disseminato di lussureggianti oasi di pace dove è piacevole fare una passeggiata nel verde, immersi tra i profumi delle pinete e il rumore delle onde. E i luoghi migliori sono forse i quattro capi che si protendono nel Mediterraneo tra il confine italiano e la cornice dell'Esterel: promontori "scoperti" dall'aristocrazia europea verso la fine dell'Ottocento e da allora popolati da bellissime, discrete ville che occhieggiano in mezzo alla vegetazione.

Provenendo dall'Italia, il primo capo (appena dopo Mentone) è Cap-Martin, dove l'architetto danese Tiersling (1857-1920) realizzò le sue ville bizzarre e pure il Grand Hôtel du Cap Martin, amato dalla principessa Sissi. Anche l'architetto e urbanista Le Corbusier amava passeggiare lungo il capo, su un sentiero di 5 km (l'ex Sentiero dei Doganieri) che oggi porta il suo nome: il percorso è tra i più belli della costa. Gli appassionati di architettura non mancheranno di visitare Cap Moderne (ovvero la Villa E-1027, creata tra il 1926 e il 1929 da Eileen Gray) e il "Cabanon" di le Corbusier, oggi Patrimonio Unesco.

Poco più a ovest, nel Principato di Monaco, ecco Cap d'Ail (da abaglio, che significa ape): un sentiero lungo quasi 4 km corrre lungo la costa, seguendo spiagge e promontori, spingendosi fino alla stupenda spiaggia di Mala. Qui facciamo anche una digressione, consigliandovi anche la bella passeggiata di 6,5 km che dalla stazione ferroviaria di Monaco conduce fino al Trofeo di Augusto a La Turbie: si tratta delle rovine di un grandioso monumento eretto nell'anno 6 a.C. in onore di Ottaviano, nipote di Cesare e futuro imperatore Augusto, in seguito alla sottomissione dei popoli delle Alpi. L'escursione ad anello, da compiersi in una mattina, è gradevolissima e porta a un balcone panoramico sensazionale su tutta la costa. Anche dalla Tête de Chien a La Turbie si gode un panorama impareggiabile.


Tête de Chien a La Turbie. Foto Isabelle Fabre

Poi è la volta di Cap-Ferrat, un altro luogo che definire idilliaco è poco: Nietzsche veniva qui ad ammirare "le rose appena sbocciate e i gerani" e a "parlare alle onde come fossero ragazzine". Nel verde sono nascoste molte ville, ma non più di una per ettaro, una norma che ha preservato il capo dalla cementificazione: tra queste la romantica Villa des Cèdres e la Villa Ephrussi, realizzata da Béatrice, sorella del barone Edouard de Rothschild, aperta al pubblico, in posizione spettacolare. Il capo è tutto percorribile grazie a un percorso costiero, lungo il quale è facile cedere al fascino delle calette. 


Saint-Jean-Cap-Ferrat. Foto Camille Moirenc/CRT Côte D'Azur France​

Ultimo capo il Cap d'Antibes, tra Antibes e Cannes. Sul Sentier de Tire-Poils si segue la costa per 3 km; il panorama è eccezionale, sia sulle isole di Lérins sia sulle cime del Mercantour. Da non mancare la visita alla Villa Eilenroc, in stile neogreco, commissionata da un governatore delle Indie la cui moglie si chiamava Cornelie (se leggete il nome al contrario...): il parco, dove crescono 2000 rose, è stupendo.


Cap d'Antibes, sentiero dei doganieri che porta alla Villa Eilenroc. Foto Camille Moirenc/CRT Côte D'Azur France​
 

2. ESPLORARE IL MARE DI CANNES, TRA LE ISOLE E IL PARCO SUBACQUEO
Il mare di Cannes nasconde molti segreti. Il più recente è lo straordinario ecomuseo sottomarino inaugurato a fine gennaio: al largo dell’isola Sainte-Marguerite, è costituito da sei grandi teste scolpite dall’artista britannico Jason deCaires Taylor e posizionate sul fondale a una profondità tra i 3 e i 5 metri, dunque perfettamente accessibili per chiunque sappia nuotare e indossi una maschera e un boccaglio. Alte due metri, pesanti circa dieci tonnellate, le sei statue sono state realizzate in un materiale ecologico con un Ph neutro in modo da poter offrire rifugio a pesci e altri animali marini, con l’intento di fare del museo anche un santuario ecologico. Trovate maggiori informazioni nel nostro articolo dedicato

Le teste sono collocate appunto tra la costa di Cannes e le isole Lérins, due piccoli angoli di paradiso meno conosciuti dai turisti. L'isola Sainte-Marguerite (3 km di lunghezza, 900 metri di larghezza) è davvero un sogno bucolico: qui sembra che il tempo scorra più lento, passeggiando tra i pini d'Aleppo, le foreste di lecci, il viale di eucalipti giganti fino ad arrivare a piccole spiagge ideali per un bagno. Il sentiero litoraneo permette di fare tutto il giro dell'isola in un paio d'ore, senza difficoltà; da non perdere il fort Royal con il Museo dedicato alla Maschera di Ferro. Uno stretto canale la separa dall'isola Saint-Honorat, più piccola, dove si trova un monastero antico; ancora oggi il luogo è amministrato da una comunità cistercense che coltiva vite e lavanda. 


Parco sottomarino, Cannes. Foto Jason deCaires Taylor


Cannes, Iles de Lérins, île Saint-Honorat. Foto Camille Moirenc/CRT Côte D'Azur France​

3. SCOPRIRE I GIARDINI: PROFUMI DI ROSE E VEGETAZIONE ESOTICA
La Costa Azzurra ne ha fatto la sua firma. Parliamo dei giardini che costellano il litorale, mediterranei, profumati, ricchissimi di specie autoctone ed esotiche, ciascuno con un suo carattere e un suo fascino. Non si può pensare a una vacanza "slow" all'aria aperta senza programmare la visita ad almeno un giardino: ma siamo sicuri che non appena metterete piede in uno, avrete voglia di scoprirne un altro.

Seguiamo i consigli dell'ente del turismo locale suggerendovi 9 giardini tra i più belli della Costa Azzurra, ben sapendo che ce ne sono decine d'altri meritevoli. Partendo dal confine italiano:

- Grazie al suo microclima, Mentone è nota per la qualità dei suoi spazi botanici e per i suoi giardini eccezionali, dove crescono specie tropicali e subtropicali, oltre a piante mediterranee e ulivi pluricentenari. Tra i luoghi da non perdere, la Serre de la Madone (realizzata nel 1924) vanta un'architettura paesaggistica unica con piante e specie rare portate da tutto il mondo, mentre il Giardino di Val Rahmeh ospita ninfee giganti e piante tropicali. La ristrutturazione dei Jardins des Colombières e della Fontana Rosa, nonchè il costante arricchimento della collezione di agrumi del Palais Carnolès, sono esempi concreti della valorizzazione del patrimonio botanico da parte dell'amministrazione cittadina. Anche Roquebrune-Cap-Martin e Beausoleil, vicino alla città, offrono giardini magnifici; Beausoleil ospita il giardino d'inverno del Riviera Palace, racchiuso da un enorme tetto in vetro con telai in ferro, la cui architettura è attribuita a Gustave Eiffel. Occupa ben 900 metri quadrati.
- Nel villaggio di Eze, il Giardino esotico di Eze offre un vero balcone sul mare e ospita centinaia di cactus, aloi, agavi e piante mediterranee. Stupendo.
- Bellissimo anche il Giardino esotico di Monaco, con piante monumentali (al momento è chiuso per lavori).
- A Saint-Jean-Cap-Ferrat, la Villa Ephrussi offre un giardino eccezionale: si passa da un giardino alla francese con giochi d'acqua a un giardino spagnolo fino a un giardino fiorentino. Un viaggio floreale che comprende nove tappe.
- È un piccolo angolo di paradiso il giardino del Monastero di Cimiez a Nizza, con pergolati coperti da cascate di migliaia di rose.
- A Saint-Paul de Vence, nell'entroterra di Nizza, la Fondation Maeght (inaugurata nel 1964 da Malraux) vanta il bellissimo giardino Miro.
- Vicino a Grasse, a Mouans-Sartoux, i giardini del MIP propongono una passeggiata deliziosa tra campi di rose, gelsomini, aranci e violette. 
- Per la scrittrice George Sand, il Giardino della Villa Thuret ad Antibes era il più bello che avesse mai visto.
- A Mandelieu-la-Napoule: i giardini di Château de la Napoule sono veri e propri giardini d'artista: comprendono fontane, piante recise, piccoli angoli segreti punteggiati da magnifiche sculture.


Mentone. Foto Ville de Menton.


Saint-Jean-Cap-Ferrat, villa Ephrussi de Rothschild. Foto Camille Moirenc/CRT Côte D'Azur France​​

4. PEDALARE A NIZZA FRA MERCATI E CASE COLORATE
A Nizza si è sempre colpiti dall'effervescenza della città e ad una certa energia impalpabile nell'aria. È una città grande (la quinta di Francia!), varia, ricchissima di scorci, da scoprire lentamente in più giornate. Noi consigliamo di farlo a piedi o ancor meglio in bicicletta, il modo migliore per ammirare le sue chiese barocche, le facciate colorate, i mercati pittoreschi.

L'amministrazione locale ha puntato molto sulle piste ciclabili e sugli spostamenti in bicicletta. Basta leggere qualche numero per capirlo: nella metropoli i chilometri di piste ciclabili sono 125; quasi il 20% delle strade, con una pendenza inferiore al 5%, è attrezzato con corsie o piste dedicate. Il servizio Vélobleu permette di usufruire di 1.750 biciclette dislocate in 175 stazioni sparse sul territorio (una bike station ogni 300 metri), mentre il nuovo sistema di noleggio di biciclette elettriche E-Vélobleu offre 200 mezzi disponibili 100% self-service.

L'ufficio del turismo locale offre moltissime pedalate guidate, anche in italiano: giusto per fare qualche esempio, una è dedicata all'arte nelle vie di Nizza, una ai parchi e ai giardini della città, una alle sette colline di Nizza, e così via. Davvero un modo ideale per esplorare "Nissa la bella". 


Pedalare a Nizza. Foto J. Kelagopian / OTC Nice

5. PAGAIARE LUNGO LA CORNICE DELL'ESTEREL. E POI FITNESS A MONACO!
Oltre Cannes e La Napoule, proseguendo lungo la costa verso Saint-Raphael la strada si fa stretta e ripida. Siamo nel massiccio dell'Esterel, che offre tra i più bei panorami della Costa Azzurra: non stupisce che all'attezza di Anthéor la strada (aperta nel 1903 dal Touring Club de France) prenda il nome di Corniche d'Or. Le scogliere precipitano come cascate verso il mare e a fine giornata le rocce lambite dai raggi del sole al tramonto si tingono di uno splendente rosso-arancione. Le baiette di sabbia e le cale rocciose sono numerosissime: su 36 km di litorale si contano non meno di 30 spiagge, tra cui quella di Saint-Barthelemy e la rada di Agay, una delle più belle della costa.

Il modo migliore per esplorare l'Esterel, tuttavia, è quello via mare. Dalla spiaggia di Dramont si noleggiano i kayak e in breve si scoprono paesaggi meravigliosi, tra magnifiche calette segrete e grotte accessibili solo dal mare. Un'attività adatta a tutti, che consente anche di bagnarsi in acque cristalline in (quasi) totale solitudine. Sempre da Dramont gli amanti dello snorkelling possono anche usufruire di escursioni guidate con pinna e boccaglio, alla scoperta dei variopinti fondali, mentre al largo vi attendono i delfini: escursioni di whalewatching per osservarli partono sia da Antibes sia da Saint-Raphael.

Per chi ama invece altri sport, consigliamo un'esperienza speciale nel Principato di Monaco, dove i luoghi dedicati sono bellissimi e di grande classe: si pratica il tennis nel quadro unico del Monte-Carlo Country Club, la vela Yacht Club de Monaco, il golf nel Monte-Carlo Golf Club. Gli amanti del jogging e del fitness hanno a disposizione una pista di 1,4 km affacciata su Avenue Princesse Grace e con vista sulla costa e un percorso fitness di 2,5 km situato vicino al Giardino Esotico, fiancheggiato da venti stazioni con accessori in un uliveto di 6.600 metri quadrati; il loro accesso è gratuito e aperto tutti i giorni.


Corniche de l'Esterel, Var. Foto Isabelle Fabre/CRT Côte d'Azur France​

6. SCOPRIRE IL FIUME LUPO, OASI DI PACE A POCHI CHILOMETRI DALLA COSTA
Una delle sorprese maggiori della Costa Azzurra è quella che si presenta a chiunque lascia il litorale per fare qualche chilometro verso l'interno. L'entroterra è subito rigoglioso, ricco di colline e piccoli paesi, con piccole oasi di pace. Come quella del fiume Loup (Lupo), che scorre nell'entroterra di Cagnes-sur-Mer e di Nizza. In particolare, nei dintorni di La Colle-sur-Loup, un villaggio dove si respira ancora l'atmosfera di una volta a pochissimi chilometri dal litorale: qui il corso d'acqua è azzurissimo, ideale per camminate e bagni con tutta la famiglia. 

Inoltrandosi ancora più all'interno e seguendo il fiume, sono due i percorsi che si inoltrano nelle stupefacenti Gorges de Loup, le gole del Lupo. Quello più basso, che corre lungo la riva orientale del fiume, è forse il più avvincente; la strada che passa attraverso Le-Bar-Sur-Loup si inoltra lungo le gole, attraverso percorsi angusti che serpeggiano sotto le rupi, col sottofondo dell'acqua che ribolle. Quella più alta, invece, si arrampica lungo l'orlo delle gole fino a Gourdon, villaggio situato sul bordo del precipizio. 


Moyen Pays. Foto Isabelle Fabre/CRT Côte D'Azur France​

7. GIOCARE A BOCCE A SAINT-PAUL-DE-VENCE
Uno splendido villaggio di pietra chiara che troneggia su una cresta rocciosa. È Saint-Paul-de-Vence, nell'immediato entroterra di Nizza, borgo amato dalle star e incredibilmente suggestivo grazie alle sue stradine lastricate con ciottoli, alle sue dimore medievali e rinascimentali, ai negozietti chic di antiquari e pasticcieri. In quest'articolo lo vogliamo consigliare, tuttavia, non tanto per la sua suggestione paesaggistica, quanto per le attività all'aria aperta: i due bellissimi circuiti in bicicletta nei dintorni, ideali per ammirare l'entroterra della Costa Azzurra, le sue colline e i suoi borghi arroccati (uno è ispirato ai pittori e l'altro porta alle Gorges du Loup: entrambi sono adatti ai cicloturisti); poi la passeggiata delle fortificazioni, che coniuga natura e cultura; e infine le bocce.

Le bocce? Già, la pétanque è uno sport nazionale, in Francia: vedrete ovunque, anche in Costa Azzurra, campi e giocatori che si sfidano con le boules di metallo. Ecco, a Saint-Paul-de-Vence la piazza De Gaulle, all'ingresso del paese, è chiamata comunemente "piazza del gioco delle boules": qui si sono sfidati tutti, dai bambini alle star passando per i tanti pensionati che si ritrovano ogni giorno per la loro partita sotto ai platani. Un luogo mitico, dove è possibile fare una lezione di introduzione alla pétanque per capire come davvero giocano i francesi e quale arte tradizionale si sia sviluppata nei secoli. Un bel modo per entrare in contatto con la comunità!


La pétanque a Saint-Paul-de-Vence - Foto Office de Tourisme de Saint-Paul de Vence

8. AMMIRARE ANIMALI ANTICHI NEI MONTS D'AZUR

Agli appassionati di natura consigliamo un luogo davvero particolare: la Riserva dei Monts d’Azur, a 30 km da Grasse, la prima in Europa ad avere come vocazione la reintroduzione di specie animali e vegetali che esistevano in Europa in epoca neolitica. Il progetto della Riserva si basa su una semplice constatazione: ecoturismo e vacanza non sono incompatibili quando si sviluppa una nuova forma di turismo responsabile e sostenibile.

L'obiettivo non è quindi quello di creare un luogo di turismo di massa, dove gli animali sono una merce, ma di coniugare turismo responsabile ed ecologia, in un sito dove l'uomo non è padrone ma umile "ospite" di flora e fauna selvatiche.

Si possono così effettuare safari a piedi (ma anche in carrozza) tra bisonti europei, alci e cavalli di Przewalski, specie che un tempo popolavano tutta l'Europa, cercando poi anche i daini, i camosci, i cervi, le aquile reali e le tante altre specie che trovano nei 700 ettari della riserva il loro habitat naturale. Non mancano capanni di osservazione e per i fotografi. Ci si può poi fermare a dormire in un ecolodge dotato di tutti i comfort: un'idea originale, che senz'altro piacerà alle famiglie con i ragazzi (e non solo).


Riserva Monts d'Azur - foto Marc Lapolla
 


Ecolodge Riserva Monts d'Azur - foto Marc Lapolla

9. FARE UN TREKKING NEL MERAVIGLIOSO MERCANTOUR
Saliamo in montagna: già, perché la Costa Azzurra offre a poca distanza dal mare un paesaggio alpino spettacolare, specialmente al confine con il Piemonte. Gran parte del territorio montano è protetto dal parco nazionale del Mercantour, che comprende cinque valli dai rilievi maestosi, un paradiso per chi ama camminare o soltanto per chi vuole prendere una boccata d'aria fresca in una giornata di pausa dalle spiagge. La valle della Bévera, attorno a Sospel, è chiusa da una spledida foresta; quella della Roya apre la via alla Valle delle Meraviglie (vedi sotto); quella della Vésubie, verde e sorridente, fu detta la Svizzera nizzarda dagli alpinisti; quella della Tinée è la più selvaggia, con villaggi arroccati, e si chiude con il maestoso passo della Bonnette; e poi per ultime ecco i canyon di Daluis e diCians, per i quali rimandiamo al punto successivo.

Tra le tante zone che meriterebbero di essere trattate e consigliate, una non può mancare: è la cosiddetta Vallée des Merveilles, ovvero la Valle delle Meraviglie, incastonata tra le montagne a ovest di Tenda. Si tratta di una zona di cime impervie, tra cui spicca quella del monte Bégo, alta 2872 metri: una vetta che veniva adorata dagli uomini presistorici, sulla quale i sacerdoti incaricati del servizi divino salivano per compiere riti propiziatori. Di quei tempi rimangono tracce nelle migliaia di incisioni sparse sulle pietre della valle: geroglifici, disegni, geometrie cui si aggiunsero nel medioevo croci, nomi, figure. Un sito archeologico immenso, forse il più vasto di Francia, da scoprire nel museo di Tenda e poi lungo i tanti sentieri che percorrono la zona, toccando vari rifugi e ammirando la ricchissima fauna e flora locale.

Valle delle Meraviglie. Foto Georges Veran/CRT Côte D'Azur France


Lacs Bessons. Foto Lionel Lecourtier/CRT Côte D'Azur France​

10. ESPLORARE IL COLORADO DI NIZZA: LE GOLE ATTORNO A VALBERG
Se la valle delle Meraviglie è un sito discretamente conosciuto, molto meno sono altre aree del Mercantour, per esempio quelle attorno alla stazione sciistica di Valberg. A sud del Mont Mounier, le gole di Cians e Daluis presentano uno scenario unico in Europa: un grandioso spettacolo di colori caldi e forme sinuose scavate in una roccia rossiccia o violacea, detta pelite. I contrasti cromatici tra minerali e vegetali, acqua e roccia, sono suggestivi anche d'estate, accentuati da forme di erosione e da una diversità floristica estremamente varia.

In particolare, le gole di Cians sono dette "il Colorado di Nizza" perché hanno un aspetto di vero e proprio canyon; qui la vecchia strada è proibita al traffico ed è diventata una passeggiata di 500 metri dotata di pannelli esplicativi sulla geologia e la fauna del luogo. Un itinerario affascinante, che costeggia il torrente. Anche le gole di Daluis, scavate dal Var, offrono uno spettacolo maestoso: la strada percorre per una ventina di chilometri il canyon, tra un tunnel e l'altro, e le fermate sono numerose, tra cui quelle alla cascata d'Amen e quella che permette di ammirare il pont de la Mariée. L'itinerario automobilisco che comprende le due gole è lungo 80 km, ma molte sono le deviazioni da fare a piedi e i paesi dove fermarsi, tra cui quello bellissimo di Péone, realizzato ai piedi di rocce che sembrano rovine, simili ai camini delle fate. 


Gorges du Cians. Foto Georges Veran/CRT Côte D'Azur France

INFORMAZIONI
- Sito web Côte d’Azurcotedazurfrance.fr (in francese e in inglese), con tutte le informazioni per la visita e i rimandi ai siti locali. Consigliamo di partire dalla pagina con tutte le località. Profilo Instagram @visitcotedazur e canale Facebook visitcotedazur; hashtag #CotedAzurFrance