La nascita di un nuovo museo è sempre una bella notizia. Se poi questo museo è sottomarino ed ecologico la notizia è doppia. È stato inaugurato a fine gennaio al largo dell’isola Sainte Marguerite, in Costa Azzurra, l’ecomuseo sottomarino di Cannes. Si tratta di una operazione abbastanza unica per la Francia e per il Mediterraneo: il museo infatti è costituito da sei grandi teste scolpite dall’artista britannico Jason deCaires Taylor.

Le sei teste (realizzate come se fossero delle maschere) rappresentano altrettanti cittadini di Cannes scelti tra la popolazione, dall’anziano pescatore all’imprenditore alla studentessa delle elementari. Alte due metri, pesanti circa dieci tonnellate, le sei statue sono state realizzate in un materiale ecologico con un Ph neutro in modo da poter offrire rifugio a pesci e altri animali marini, con l’intento di fare del museo anche un santuario ecologico in una zona altrimenti altamente urbanizzata. Le sculture cambieranno infatti nel tempo, ricoprendosi di alghe, conchiglie e coralli, divenendo quindi parte integrante dell’ecosistema marino locale perché la loro superficie rugosa e i loro recessi permettono alla fauna e alla flora marina di trovarvi rifugio e di prosperarvi.

Il tema delle maschere, scelto in collaborazione con il Sindaco di Cannes, riecheggia la storia e il patrimonio culturale della città, con riferimento alla famosa “Maschera di Ferro”, celebre prigioniero rinchiuso nella prigione di Stato dell’isola Santa Margherita dal 1687 al 1698. Figura emblematica della storia locale, la Maschera di Ferro è anche un simbolo riconosciuto a livello internazionale, evocato dal 18° secolo per denunciare l’arbitrarietà del potere assoluto.

Le statue sono state immerse a una distanza che varia tra 84 a 132 metri dalla riva, molta cura è stata posta affinché venissero collocate in punti non eccessivamente profondi (la profondità varia da 3 a 5 metri) in modo che le sculture siano accessibili a un gran numero di bagnanti che possono ammirarle semplicemente grazie a maschera e boccaglio.

Lo scultore britannico non è nuovo a imprese di questo genere: le sue statue sono immerse nelle acque di Lanzarote, del Tamigi, delle Bahamas, di Cancún, di Oslo. In questo caso l’opera ha anche un valore ecologico: la creazione dell’ecomuseo infatti è stata accompagnata da un sostanziale ingrandimento dell’area di balneazione (con divieto di ormeggio) intorno all’isola Sainte Marguerite.
La realizzazione del progetto si accompagna a un monitoraggio ecologico regolare dell’ecosistema sottomarino dell’arcipelago delle isole di Lérins. Il parco costituisce un osservatorio privilegiato dell’evoluzione della biodiversità marina nella zona: consapevole di questo prima ancora di creare l'ecomuseo l’amministrazione cittadina ha effettuato una completa bonifica della zona. E adesso è tutta un'altra storia.
INFORMAZIONI 
Sito web cannes-destination.fr.