Una visita guidata in esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano alla scoperta del centro storico di Solofra e, in particolare, alla Collegiata di San Michele Arcangelo, "gioiello d'arte, documento di fede, fonte di storia religiosa e sociale". Manifestazione in collaborazione con il Club di Territorio Paesi d'Irpinia.

Solofra: è posta in una conca dei monti Picentini, aperta sulla pianura di Montoro - San Severino che fa da collegamento tra i bacini dell’Irno e del Sarno ed è un importante e vitale nodo della pianura campana.

La cittadina è stata favorita nella sua storia e nella sua economia da questa particolare condizione.

Il suo territorio fu sede di un avamposto sannita sulla via di comunicazione tra la valle del Sabato e quella dell’Irno e di un insediamento della colonia romana di Abellinum.

Con le invasioni le sue balze pedemontane accolsero due arroccamenti altomedioevali protetti dalla Pieve di S. Angelo e S. Maria che fu un importante e forte punto di coagulo nella formazione della identità popolare. Essa permise il gravitare delle attività solofrane verso Salerno da cui dipendeva e di cui il territorio fu tributario.

Occupata dai Longobardi fu assorbita nel Ducato di Benevento e fece parte del gastaldato di Rota (San Severino). In questa epoca la conca era divisa in due entità territoriali: il locum Solofre e quello de sancta Agatha.

Nel periodo normanno - svevo Solofra divenne vico e fece prima parte della contea di Rota, poi del feudo dei Tricarico con i quali raggiunse l’autonomia territoriale ed amministrativa (XIII secolo) divenendo feudo di Giordano Tricarico. Fu poi assegnata dal fratello di costui, Giacomo, come dote alla figlia Giordana, sposa di Alduino Filangieri di Candida. I Filangieri favorirono il legame con la realtà artigiano-mercantile di Salerno e costruirono nel centro mercantile di Solofra, la platea pubblica, il convento degli Agostiniani (seconda metà del XIV secolo).

In seguito all’estinzione del ramo dei Filangieri, il feudo passò agli Zurlo di Napoli e ai Della Tolfa di Serino e, dopo una breve parentesi di autonomia dal feudale (1535-1555), agli Orsini di Gravina che trasferirono sul feudo la titolarità del loro principato e che lo tennero fino all’eversione della feudalità (1809).

La cittadina si caratterizza per l’attività della concia delle pelli che, nata in loco come in tutte le realtà pastorali, vi rimase per favorevoli condizioni ambientali acquistando uno spessore sempre maggiore. Essa infatti fece parte di un polo specializzato nella produzione e nella lavorazione dei prodotti della pastorizia - lana e pelli - che gravitava sul mercato di Salerno e che comprendeva anche i casali di Giffoni e quelli di San Severino, con cui ebbe intensi rapporti.

Collegiata di San Michele Arcangelo: edificata nel 1522 per volontà dell’Universitas, sede di un culto d’origine longobarda, conserva capolavori di grande prestigio artistico. I portali, finemente intagliati, sono opera di maestranze napoletane che narrano le vicende di San Michele Arcangelo. L’interno, a tre navate, mostra un apparato decorativo del tutto simile al Palazzo Vecchio di Firenze, con 42 tele incastonate nel cassettonato ligneo di Giovan Tommaso e Francesco Guarino. Le tele raccontano storie dell’Antico e Nuovo Testamento e vanno dallo stile manierista di Giovan Tommaso a quello naturalista del figlio Francesco. Di Francesco sono anche la famosa Sine Macula, la Madonna delle Grazie, la Madonna di Portosalvo e il Transito di San Giuseppe. Su un altare della navata destra si può ammirare anche una delle prime tele di Angelo Solimena: la Pentecoste. L’altare maggiore, in marmo, accoglie l’Incoronazione della Vergine di Giovan Bernardo Lama. Sul lato destro della navata centrale è sistemato il pulpito e la cantoria con l’organo. Interamente rivestiti d’oro, (come il cassettonato e la pala sull’altare maggiore), questi manufatti lignei raccontano scene della vita del re Davide (cantoria) e brani tratti dalla Bibbia che richiamano la salvazione dell’anima (pulpito).

Come arrivare:

Ore 9.30 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso la Collegiata di San Michele Arcangelo – Piazza San Michele – 83029 Solofra (AV).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma

# Ore 9.30 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso la Collegiata di San Michele Arcangelo – Piazza San Michele – 83029 Solofra (AV).

Visita guidata a cura del dr. Antonio Braca.

# Ore 12.30 :  Termine visita guidata.

Quote di partecipazione:

– Soci                €   5  a persona

– Non soci        €   7  a persona

Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email salerno@volontaritouring.it

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Enrico Andria 339 692 3251

Guida: dr. Antonio Braca

Partecipanti: massimo 30 persone

La quota comprende: la visita guidata come descritta, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione: La manifestazione prevede una contribuzione da corrispondere al momento del raduno dei partecipanti per la copertura dei costi della visita guidata

Le prenotazioni sono aperte.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.

Il Club di Territorio di Salerno del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi  i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.