Una visita guidata in esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano a Roscigno e, in particolare, a Roscigno Vecchia, definita la "Pompei del XX secolo", il cui centro costituisce un eccezionale documento di storia di un passato non molto lontano, ma tanto diverso. Ai primi del '900 il centro fu abbandonato dagli abitanti in quanto minacciato da una frana. La sua storia si legge nella grande ed irregolare piazza Giovanni Nicotera, con la settecentesca Chiesa di San Nicola e la fontana, tra le case disposte a emiciclo intorno alla chiesa con botteghe, granai, stalle e abbeveratoi, nell'intricato labirinto di strettissime e dissestate stradine.
Roscigno : il nome del paese, dalla ricostruzione storica, deriva da "Russino" che compare in alcuni scritti del 1086 (custoditi presso l'Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni) quando il signore di "Corneto" (Corleto Monforte) donò la chiesa di S. Venere all'abbazia di Cava. La data di fondazione di Roscigno, ex casale di Corleto Monforte, è ancora ignota. Il piccolo borgo di "Russigno" e "Ruscigni" si può trovare impresso in molti scritti di epoca medievale.
I primi insediamenti abitativi, che costituirono uno dei primi nuclei abitati di Roscigno Vecchia, si formarono verso la fine dell'anno mille intorno ad un convento di Benedettini che fu costruito ad un miglio a sud dalla località chiamata Piano", con accanto la Chiesa di S. Venere. I corletani, che possedevano terreni in quelle zone e soprattutto i pastori, i porcai e i bovari, trovavano disagevole percorrere ogni giorno la distanza intercorrente tra l'abitato e i loro poderi, circa quattro miglia in linea d'aria. Per questo motivo intorno al convento dei Benedettini alcuni Corletani cominciarono a costruire degli insediamenti. Le abitazioni divennero sempre più numerose finché non sorse un vero e proprio agglomerato che fu chiamato Roscigno poiché nella zona abbondavano gli usignoli, in latino "luscinia".
Nel 1860 i cittadini di Roscigno aderirono con entusiasmo alla rivolta contro i Borboni e alla dichiarazione di annessione al Piemonte. In tutto erano 1500 anime armate che, aggregati alla colonna di Lorenzo Curzio, presero parte alla repressione 

dei moti filo-borbonici nell’avellinese, prima, e alla battaglia del Volturno, poi. 

Successivamente nel 1902-1908, in seguito a leggi speciali sui paesi franosi, gli abitanti di Roscigno furono costretti ad abbandonare Roscigno Vecchia per trasferirsi nel nuovo centro distante pochi chilometri più a monte. La Roscigno Vecchia, abbandonata, resta tuttora un luogo dal grande fascino. Tra le vecchie case in muratura di pietra viva di Roscigno Vecchia, con balconcini di ferro e solai in legno, le vecchie botteghe, i granai, le stalle e gli abbeveratoi, nei sei locali della ex casa canonica, restaurati dalla Soprintendenza di Salerno, con il Museo è stata realizzata un'ampia ricostruzione storica degli usi sociali, degli strumenti di lavoro e di vita quotidiana del mondo contadino.
Le tradizioni e la cultura di Roscigno rivivono e si rinnovano nelle manifestazioni folcloristiche e religiose che si svolgono durante l'anno. Fra le altre, di particolare interesse per il fascino delle manifestazioni e dello scenario, è la "Festa a Roscigno Vecchia", che prevede una serie di attività artistico - culturali che si svolgono nei mesi di settembre - ottobre. 
Monte Pruno : sulla sua sommità si trova il sito archeologico del Monte Pruno,un vasto insediamento enotrio e lucano, datato dal VII al III sec. a.C.. L’interesse per il sito archeologico di Monte Pruno è nato nel 1928 grazie a due medici della zona, Serafino Marmo di Bellosguardo e Silvio Resciniti di Roscigno. Già attorno agli anni ’20, infatti, furono recuperati dei frammenti di ambra databili tra il VI e il V secolo a.C. In una campagna di scavi archeologici condotta nel 1938 fu rinvenuta una tomba principesca, con un ricco corredo sepolcrale, attualmente conservato nel Museo Archeologico Provinciale di Salerno. A partire dagli anni ’80 sono state individuate tombe datate alla metà del VI secolo a.C. e una seconda ricca tomba degli inizi del V secolo a.C. Nel IV secolo a.C. una cinta muraria era stata costruita intorno all’insediamento, costituito da case sparse. Si trattava probabilmente del centro fortificato che accoglieva in caso di pericolo la popolazione sparsa su una vasta area. Gli insediamenti sembrano essere stati abbandonati in modo abbastanza improvviso alla fine del III secolo a.C., probabilmente in coincidenza con l’arrivo dei Romani.

Come arrivare:

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso la Casa Comunale – Piazza Resciniti – 84020 Roscigno (SA). Incontro con il Sindaco, dr. Pino Palmieri.

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

programma

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso la Casa Comunale – Piazza Resciniti – 84020 Roscigno (SA). Incontro con il Sindaco, dr. Pino Palmieri.

# Ore 10.30 : Trasferimento (prima con le auto e poi a piedi) al sito archeologico di Monte Pruno e visita guidata a cura del Socio Donato Stabile.

# Ore 13.30 : Trasferimento (mezzi propri) a Corleto Monforte e pranzo presso il ristorante dell’Agriturismo “Dolci Ricordi” – via Orto Maiuri – Corleto Monforte – prenotazione a carico dei singoli partecipanti – per prenotare (entro il 7 maggio 2023) telefonare al 338 4259531 – al costo di 27 euro a persona – con il seguente menù: Antipasto (prosciutto, capicollo, salsiccia, soppressata, salame, mozzarella, caciocavallo, strionzola e altri prodotti tipici), Primo e Secondo (assaggio di Cavatelli con asparagi e assaggio di Ravioli di bufala con la carne), Dessert (Fragolata), acqua minerale, vino e caffè.

# Ore 15.30 : Visita guidata al vecchio borgo abbandonato di Roscigno.

# Ore 17.00 : Termine della manifestazione.

Manifestazione in collaborazione con il Comune di Roscigno 
Quota di partecipazione: la manifestazione è gratuita per i Soci e gli Amici del Tci

Prenotazioni: a mezzo email oppure telefono rosioristanio@gmail.com 366 355 9539
Trasporti: mezzi propri
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Socio Donato Stabile 320.0728782
Guide: a cura dell’Amministrazione Comunale di Roscigno
Partecipanti: max 35 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione: La manifestazione è gratuita per i Soci e gli Amici del Tci.
Il pagamento del pranzo – 27 euro – è a carico dei singoli partecipanti direttamente al ristorante dell’Agriturismo “Dolci Ricordi”.
I Soci e gli Amici del Tci regolarmente iscritti alla manifestazione sono coperti da apposita polizza assicurativa per la
responsabilità civile.

Le prenotazioni sono aperte.
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.
La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.
Il Club di Territorio di Salerno del Tci si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del Tci e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.