Nell’ambito dell’evento “Aperti per Voi in Campania: i Siti Borbonici” e delle celebrazioni per i 250 anni di Luigi Vanvitelli.

Il Touring Club Italiano, dopo la pausa determinata dalla pandemia, ritorna con l’edizione 2023 di “Aperti per Voi in Campania”. L’iniziativa ha l’obiettivo di portare alla scoperta dei tesori artistici della Regione grazie all’apertura simultanea e prolungata - da parte dei Volontari del Touring - dei siti del Progetto “Aperti per Voi” e alle visite in alcuni dei luoghi più significativi dei nostri territori quanto a testimonianze della cultura e dell’arte”.

Quest’anno l’iniziativa è dedicata ai “Siti Borbonici”, ovvero l'insieme di palazzi, regge e altri edifici, costruiti o rinnovati dai Borbone come re di Napoli, che, oltre a rappresentare il potere dei sovrani, ne testimoniano il gusto e l'amore per l'architettura e l'arte in ogni sua espressione. Una storia europea quella della dinastia reale borbonica che alimenta ancora, a più di 150 anni dalla sua fine, discussioni, studi e ricerche tra orgoglio, revisionismo e pregiudizio. Una trama sottile unisce l'arte, le opere innovative e il fasto di una corte in auge in un periodo relativamente breve ma significativo per il vecchio regno di Napoli (poi Due Sicilie) tra il 1734 ed il 1861.

L'intento è quello di seguire le tracce visibili e gli intrecci di un'articolata narrazione storica che unisce antiche istituzioni della società napoletana e meridionale tra il XVIII e il XIX secolo. Tutti elementi intesi come segni comuni di un regno che trova la sua massima espressione nell'opera dell'architetto Luigi Vanvitelli, protagonista assoluto tra gusto Rococò e Neoclassicismo, con il 250esimo anniversario della morte che cade nel 2023.

San Salvatore a Corte: nello spazio urbano una volta occupato dalla Corte dei Principi Longobardi, la chiesa di S. Salvatore fondata, secondo la tradizione, nel 960 dalla principessa longobarda Adelgrima, è la più imponente delle tre chiese a Corte del quartiere. Gli archi in facciata, le proporzioni architettoniche e numerosi elementi (come i capitelli ornamentali longobardi, il pulpito, la lastra in pietra dell'altare) immergono il visitatore in un'atmosfera altomedievale assai peculiare.

Museo Provinciale Campano: istituito nel 1870 e inaugurato nel 1874 nel quattrocentesco palazzo Antignano, il museo espone eterogenee collezioni di arte antica. Si segnalano in particolare: la raccolta delle Matres Matutae, 150 statue in tufo raffiguranti donne recanti tra le braccia da uno a dodici figli, realizzate tra il VII e il I secolo a.C. e provenienti da un tempio probabilmente dedicato alla dea della fecondità; una ricca collezione di vasi, dai protostorici della civiltà del Ferro a quelli etruschi di bucchero, dai vasi greci a quelli italioti; terrecotte architettoniche, votive e figurate; una collezione di bronzi, una di monete e di medaglie; una raccolta di epigrafi dell'agro campano; mosaici provenienti da S. Angelo in Formis e da Nola; sculture medievali e rinascimentali. Una pinacoteca con opere dal XII al XVIII secolo e una biblioteca composta da circa 70.000 volumi arricchiscono il patrimonio dell'istituto.

Chiesa di San Gabriello: la chiesa del monastero di S. Gabriello assunse il titolo di S. Placida dalla presenza delle reliquie della santa. Sono noti, dall’epistolario vanvitelliano, gli incontri dell’architetto con le carmelitane scalze (9 marzo 1761). Il campanile, che avrebbe potuto svilupparsi solo alquanto al di sopra delle strutture del monastero, svolge per tutto l’ordine inferiore facciate lisce semplicemente profilate da una fascia perimetrale. Al secondo ordine esso sviluppa una cella ellittica, delineata da quattro lunghe volute che si innestano sulle lesene risaltate delle diagonali. Sulle pareti intermedie, alle convessità del profilo esterno, fa riscontro - sottolineata da un concio chiave - la leggera concavità nel quale è aperta la monofora della cella. Al di sopra di una cornice vivacemente chiaroscurata, il lanternino si conclude con un falso prospetto ellittico. La delicata delineazione, la stretta affinità con il linguaggio di Vanvitelli, nell’articolazione di curve concavo-convesse e nell’adozione dell’ellisse, la costruzione in muratura listata, inducono a ritenere che il campanile ‘nel mezzo del monastero’ sia proprio di Luigi Vanvitelli.

Cattedrale: i bombardamenti hanno in parte cancellato le tracce del lungo passato della chiesa, fondata nell'856 e riedificata nel sec. XII, poi nel '700 e di nuovo nel secolo successivo, sempre ispirandosi all'abbazia di Montecassino. Il campanile che la affianca è dei sec. IX-XI e ingloba nel basamento colonne antiche. Nell'interno moderno sono stati ricollocati, tra gli altri, il candelabro del cero pasquale del sec. XIII presso il presbiterio, un'Assunta di Francesco Solimena nell'abside e, nella cappella della cripta, un Cristo morto in marmo di Matteo Bottigliero (1724). Nel 1992 è stato istituito, nell'ex cappella del SS. Corpo di Cristo, un Museo diocesano, con marmi di età longobarda e normanna e una tavola di Antoniazzo Romano.

Sala  d’Armi Borbonica: quella che oggi s’identifica con la Sala d’Armi corrisponde in realtà all’antica chiesa di San Giovanni delle Monache, realizzata da Domenico Antonio Vaccaro (1678 - 1745) su disegno di Ferdinando Sanfelice (1675 - 1748), massimi rappresentanti del Barocco napoletano. La trasformazione in Sala d’Armi avvenne nel periodo dell’occupazione napoleonica in Italia, allorché i beni ecclesiastici immobili vennero adibiti a nuovo uso (in primis militari). Tornato il potere nelle mani dei Borbone (1815), la stessa linea di pensiero fu perseguita tramite la costituzione di una Scuola di Applicazione del Genio e dell’Artiglieria (già prevista dai Napoleonici), progetto a cui fu sottoposto appunto il complesso di San Giovanni, compresa la chiesa vaccariana. Questa vide il suo antico impianto ecclesiastico a pianta ottagonale incisivamente dominato dal rifacimento ottocentesco (1830-1843), eseguito sotto la guida del Colonnello Gennaro Loiacono.

Come arrivare:

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso la Chiesa di San Salvatore a Corte (sito del Progetto Aperti per Voi del Touring) – via Principi Longobardi – Capua (Ce).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

programma di massima

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso la Chiesa di San Salvatore a Corte (sito del Progetto Aperti per Voi del Touring) – via Principi Longobardi – Capua (Ce).

Visita guidata alla Chiesa di San Salvatore a Corte, alla Sala Borbonica e alla Biblioteca (lettere del Vanvitelli) del Museo Provinciale Campano, al campanile vanvitelliano della Chiesa di San Gabriello, in cui erano custodite le reliquie di Santa Placita, traslate poi nella Cattedrale, che si visiterà. La visita si concluderà alla Reale Sala d’Armi Borbonica.

# Ore 17.00 : Chiesa di San Salvatore a Corte: personale di pittura e poesie dell’artista Pina Magro in omaggio ai Borbone. Recitazioni di attori con la partecipazione del critico d’arte Giovanni Moschella e della console Annamaria Troili.

Quota di partecipazione:

– Socio TCI     €      5,00

– Non Socio    €      7,50

La quota (da pagare il giorno della manifestazione) comprende la visita come da programma, il compenso per la guida, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.

Prenotazioni: a mezzo email amelia.valletta@libero.it

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: socia Amelia Valletta 347 910 6364

Guide: locali

Partecipanti: massimo 30 persone

Condizioni di partecipazione:

Le prenotazioni sono aperte e si chiuderanno il 18 aprile 2023.

Il Club di Territorio “Terra di Lavoro” del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi in via eccezionale i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.