È una delle località più frequentate della costa istriana grazie a un’offerta turistica adatta al grande pubblico. Tra i numerosi campeggi, quello sull’antistante isolotto di Koversada è il più grande centro europeo per naturisti. Dal 983 al 1778 fu residenza estiva del vescovo di Parenzo. Le cave oggi dismesse nei pressi testimoniano che Orsera, insieme a Rovigno, fu la maggior fornitrice della pietra d’Istria, dal Trecento il fondamentale materiale lapideo della città di Venezia. L’ingresso principale al centro storico, di impronta nettamente veneziana, è attraverso la porta duecentesca, decorata da uno dei primi rilievi del leone marciano di tutta l’Istria. Nel porto sorge Sv. Marije od Mora, la romanica chiesa di S. Maria del Mare, edificata nel XII secolo sul sito di una villa rustica romana, di cui ingloba frammenti architettonici. Nei pressi, le rovine di una basilica cristiana del IV secolo testimoniano, insieme ai resti di magazzini e di una necropoli romana riportati alla luce negli anni ’20 del XX secolo, che il centro era già apprezzato dai romani come località di soggiorno. Ormai in rovina è il grande Castello a pianta quadrata dei vescovi di Parenzo.