Il paese, che si ricollega come insediamento all'abbazia di S. Clemente a Casàuria, prende il nome da una torre, che un tempo indicava - specialmente di notte con l'accensione di fuochi sulla sommità - il passaggio sulla valle. Tuttavia non conserva molte tracce del passato, anche perché, più che centro d'arte e di cultura, è stato sempre punto di scambi commerciali e di mercati . L'unico monumento che rimandi al tempo in cui il luogo era denominato «Turris passuum» è il castello Mazara-Gizzi. Chiamato popolarmente Castelluccio, è in realtà un complesso fortificato del cui impianto originario (secolo XIII) resta una parte del circuito murario e delle bastionature, trasformate nel 1766 in casa palaziata.