Ben 72 torri si stagliano sui colli della Valdesia e rendono unico il profilo di questa incantevole cittadina.
Sviluppatasi fra il IX e il XII secolo in un'area già frequentata in epoca etrusca, è nel corso del Duecento che furono costruiti molti dei palazzi che si ammirano oggi e innalzate le celebri torri. Testimonianza eccezionale dell'urbanistica medievale e della ricchezza del ceto mercantile locale, sono diventate presto simbolo di San Gimignano, tanto che si è deciso di proteggerle fin dal 1282 da una legge che vietava la demolizione delle case se non per costruirne di più belle.
Pietra, rispetto e valorizzazione del passato, recupero delle tradizioni. Queste le parole d'ordine per la bella San Gimignano. La cinta muraria tuttora circonda l'abitato, al quale si accede attraverso porte scrupolosamente restaurate. Si arriva alla piazza del Duomo, cuore monumentale della città, che raccoglie, oltre a case-torri duecentesche, la chiesa romanica intitolata a S. Maria Assunta (XII secolo), il palazzo del Popolo (sede del Comune, 1288) e quello del Podestà (1239), su cui svetta la possente torre “Rognosa”.
Si cammina su stradine lastricate, ci si immerge nell'atmosfera di un tempo e sembrano fuori luogo le poche macchine che si vedono passare, meno le parate in costumi d'epoca, precedute da fenomenali sbandieratori, che in certe occasioni scendono in strada e fanno rivivere la San Gimignano di un tempo.