Motivo di rinascita culturale per il paesino, devastato prima dall’esondazione del Tevere del 1855 poi dalle truppe tedesche in ritirata lungo la Linea gotica nel 1944, è stato, a partire dal 1984, l’istituzione dell’Archivio diaristico nazionale, raccolta di memorie private voluta e gestita dall’attiva fondazione omonima; il Piccolo museo del Diario propone un’esperienza multisensoriale e multimediale attraverso la storia d’Italia raccontata negli scritti quotidiani delle persone comuni.