Uri in coreano significa "noi", ma è usato comunemente anche come possessivo e questo nome conferisce così al ristorante un senso di comunità, unità e famiglia. In cucina c'è Kim Seul Ki che si diverte nel proporre piatti semplici che non esagerano in salse e spume. Due sono i menu proposti, uno della tradizione e uno leggermente più innovativo. Troverete quindi il vitello tonnato, la carne cruda battuta al momento, i tajarin, i plin di carne al blu con crema di albicocche e salvia croccante, rigorosamente fatti in casa come i grissini ed il pane. Sul fronte innovativo c’è per esempio il sandwich croccante di faraona, ossia due cialde croccanti con al centro il petto di faraona scottata in padella, insalatina e salsa bernese. A fine pasto invece c'è la rivisitazione di un grande classico della cucina coreana, l'hotteok; una frittella farcita, secondo tradizione con cannella, semi di girasole, miele e arachidi, qui rivista con nocciola piemontese, uvetta e gelato alla cannella. L’ambiente è contemporaneo, luminoso e raffinato. Il servizio è competente e professionale coordinato da Federica in persona. La cantina è attenta e accurata e ogni tanto si organizzano serate a tema coreano