Il ristorante si è trasferito da poco da Casciana Terme, mantenendo tuttavia l’amore per la ricerca della materia prima. Il menu cambia sei volte l’anno e privilegia la selvaggina di piuma e pelo e il pesce selvaggio cucinati in modo da esaltare l’essenzialità del prodotto. Alcuni piatti sono frutto degli studi della chef e ripropongono, in versione contemporanea, ricette rinascimentali. Il pesce selvaggio viene fornito direttamente dai pescatori: anguille, cefali, ombrine sempre freschissimi. Ottimo lo spaghetto saltato con interiora di seppie, seppie al crudo e salsa di bietola. Particolari le lavorazioni con l’anguilla affumicata. Fra la selvaggina da provare il Piccione Erbaluigia, presentato con una salsa di agresto, rose e zafferano, con interiora in pastella di farina di riso. Il pane e i dolci sono fatti in casa e in cantina prevalgono i vini locali, ma non mancano le bollicine