In pieno centro cittadino, un ristorante storico che ha cambiato pelle. “Siamo una trattoria 2020 con piatti anni ‘80”, dice Dario Picchiotti, che si è fatto notare a Sacerno per la sua cucina contemporanea di pesce. Ha accettato la sfida di cambiare registro, svecchiando e modernizzando la carta. È stato necessario uno studio approfondito della tradizione presso i colleghi e sui libri, per centrare piatti come la petroniana e le tagliatelle al ragù (che escono dal matterello dello sfoglino Lorenzo Galletti, in attesa del negozio di pasta fresca). Ma c’è anche il vintage, vedi ruote alla vodka, e tanto quinto quarto, come il fritto di frattaglie e l’insalata di lingua. Ricca e varia la carta dei vini snocciolata da Tonelli, oste bolognese verace e diretto