Una buona cucina bruta, così definisce il proprio stile il ristorante Rustikal guidato dallo chef Federico Colombini. Tecniche ancestrali e lente valorizzano i prodotti del territorio che non vengono snaturati ma anzi esaltati da pochi elementi, rigorosamente di stagione. Tre sono i possibili menu degustazione tra cui scegliere: acqua, aria, terra tra le cinque e le dodici portate ciascuno. Ogni piatto è descritto in maniera secca e puntuale: c’è il porro appena colto, la scarpetta, frutti rossi e sarde, il carciofo o l’agnello asado per esempio. Il quarto menu, chiamato Fuoco, racconta la proposta di cocktail e bollicine da gustare all’inizio dei singoli percorsi degustazione. A pranzo c’è una proposta più veloce basata sulla scelta libera di due piatti dal menu della cena. L’ambiente è fiabesco, immerso nel verde. Gli interni sono moderni ed essenziali, in stile nordico con tavoli in legno tondi lasciati spogli, privi di tovaglia. Grande attenzione è data al vino, selezionato in maniera rigorosa da piccoli viticoltori sconosciuti