Fino alla metà del secolo scorso questa stretta via pedonale - insieme al suo proseguimento, via Fiori Oscuri - ospitava alcuni dei postriboli più ‘rinomati’ della città. Poi accolse artisti e intellettuali (una lapide al n. 16 ricorda che lì visse Piero Manzoni). Una nota curiosa: i romantici toponimi Fiori Chiari e Fiori Oscuri deriverebbero dalla contrapposizione cromatica degli stendardi dei sestieri di Porta Comasina (scacchiera bianca e rossa, quindi ‘fiori chiari’) e di Porta Volta (scacchiera bianca e nera, quindi ‘fiori oscuri’).