Tratto dell’antico «cardo maximus», costituisce la principale arteria di comunicazione tra la piazza dei Signori e il Duomo, i due fondamentali centri vitali (laico e religioso) della città. Animatissima e accogliente direttrice commerciale, offre alla vista due belle cortine di palazzi porticati, alcuni con affreschi sui soffitti o sulle fronti (n. 27 e n. 4-6). La varietà d’epoche e stili dei palazzi, di altezze e ampiezze delle facciate e dei portici, di forme, dimensioni e materiali di finestre e balconi, di colonne e pilastri; il succedersi continuo di aggetti e rientranze, animano il percorso facendo del Calmaggiore un brano della città nell’insieme omogeneo, ma tessuto di riconoscibili tessere. Le strade che vi confluiscono nascondono la torre degli Oliva, seguendo a sinistra, al n. 9 di via Paris Bordone; e, a destra, la fontana delle Tette in piazzetta Torre, cui si accede percorrendo l'omonimo vicolo. Il Calmaggiore si apre, nel tratto finale, sui volumi delle cappelle absidali lombardesche della fabbrica della Cattedrale di S. Pietro, e sulla mole squadrata di laterizio della annessa torre campanaria.