Tromostovje è il Triplice ponte si getta sulla Ljubljanica sul lato sud di Prešernov trg. L’arcata mediana del 1842 ha sostituito il vecchio ponte in legno, mentre le altre due furono aggiunte nel 1929-30 su progetto di Jože Plecnik, che al contempo sistemò la scalinata di Gerber e le sponde del fiume. Sulla testata destra del ponte si impongono alla vista i due monumentali palazzi all’inizio di Stritarjeva ulica, entrambi realizzati nel 1896-98 su progetto di Leopold Theyer: a destra fa angolo con il lungofiume il Filipov dvorec, palazzo di Filippo (dal nome del proprietario Filip Schreyer), e dal lato opposto il palazzo Kresija, ex sede del distretto austriaco, con l’ufficio per le informazioni turistiche della città. Il Triplice ponte è il punto canonico da cui prendono avvio le passeggiate sui lungofiume. Recentemente abbellite, le sponde lungo la Ljubljanica sono animate a ogni ora del giorno e della sera. Qui si trovava anticamente la zona artigianale, come indicano i nomi dei vicoli, che congiungono il lungofiume con Mestni trg, e del Cevljarski most (detto anche Šuštarski most), il ponte dei Calzolai, presente in legno già nel XVIII secolo e sostituito da quello odierno disegnato da Plecnik. Questo tratto del lungofiume è particolarmente animato soprattutto durante la bella stagione, quando i tavolini dei caffè e dei ristoranti coprono senza successione di continuità i marciapiedi. Nella piccola Ribji trg, la piazza del pesce, di fronte alla fontana si erge una delle più antiche case della città, con la data 1528 scolpita sulla facciata; vi abitò Primož Trubar, il riformatore protestante che fu tra i primi divulgatori della lingua slovena. Sotto la piazza si trova il punto d’attracco del battello turistico, che giunge a sud fino alla confluenza con il Gruberjev prekop, tra due ali di prati orlati da scalinate e aree per il picnic. Il lungofiume Adamic-Lundrovo è fiancheggiato dalla Tržnice, una costruzione a colonnati disegnata da Plecnik nel 1942, dove si trova il mercato comunale coperto. Lasciata a destra la cattedrale (stolnica Sv. Nikolaja), si giunge alla Vodnikov trg, la piazza dove si svolge il mercato ortofrutticolo. È dedicata al grande poeta e filologo sloveno Valentin Vodnik (1758-1819), il cui monumento è opera dello scultore Alojzij Gangl (1889). Il lato est della piazza, sorta sull’area del convento francescano, è chiuso dalla casa Mahr, che un tempo si appoggiava alle mura della città. Una delle più recenti realizzazioni architettoniche di Lubiana, operata nel 2009-2010 nel contesto della riqualificazione del lungofiume, è il Mesarski most (ponte dei Macellai), che si iscrive all’interno dell’intervento urbanistico pensato da Plecnik per i mercati. L’architetto aveva lasciato uno spazio aperto tra le due ali delle costruzioni perché vi fosse eretto un ponte, che all’epoca però non venne realizzato. Il ponte odierno è noto per i lucchetti che vengono apposti come pegno d’amore sui parapetti; sulle due testate si erigono le statue con la Cacciata dei Progenitori e Prometeo e, al centro, un Satiro; tutte le sculture sono opera dell’artista contemporaneo Jakov Brdar. Il mercato termina nei pressi dello Zmajski most, il ponte dei Draghi, costruito in stile Secessione da Josef Melan con le quattro sculture in bronzo del drago alato, simbolo della città. Le date che si leggono sul ponte ricordano il quarantennale del regno di Francesco Giuseppe (1848-88), ma la struttura è del 1901. Si tratta del primo ponte in cemento armato costruito in questa parte d’Europa.