Due ponti scavalcano la Senna collegando il quai de Béthune alla Rive Gauche. A ovest è il pont de la Tournelle, che porta il nome del fortilizio che lo sorvegliava quando era un prolungamento delle mura di Filippo Augusto. Costruito in pietra nel 1656 al posto del precedente in legno, che veniva distrutto continua­mente dalle inondazioni, è orna­to da una statua di Ste-Geneviève, patrona della città, opera di Landowski del 1928: il simulacro ricorda il luogo dove fu deposto il reliquiario della santa che avrebbe protetto Parigi dalla furia di Attila. Il ponte offre una bella vista sulla parte absidale di Notre-Dame e immette sul quai de la Tournelle. Tra il quai de la Tournelle e il quai St-Bernard sbocca pure il pont de Sully (intitolato a Maximilien de Béthune, duca di Sully e ministro di Enrico IV), costituito in realtà da due ponti – uno connesso alla Rive Droite e l’altro a la Rive Gauche – collegati dal boulevard Henri IV che taglia l’estremità orientale dell’Île St-Louis. Realizzato nel 1876, ricalca in tal modo le due antiche passerelle sospese e accessibili solo ai pedoni che ha sostituito.