Gola del Bottaccione
localita
06024 Gubbio (PG)
Uscendo da Gubbio sulla via Perugina si vede l'elegante facciata in conci della chiesa della Madonna del Prato, eretta nel 1662-78 sul modello del S. Carlino di Roma del Borromini. Il vescovo Sperelli, a cui si deve, commissionò a Francesco Allegrini la decorazione interna a fresco.
Proseguendo, in poco più di 2 km da porta Metauro sulla statale 298 per Scheggia si arriva alla gola del Bottaccione, scavata dal Camignano tra le pareti del monte Ingino e del monte Calvo. La gola è di eccezionale interesse geologico in quanto presenta una serie sedimentaria carbonatica completa. Sono stati rilevati «aghetti di magnetite» (ossido di ferro) che sono considerati una sorta di 'bussola' fossile, e un'insolita presenza di minerali del gruppo del platino, di sicura origine extraterrestre (meteoriti).
Proseguendo, in poco più di 2 km da porta Metauro sulla statale 298 per Scheggia si arriva alla gola del Bottaccione, scavata dal Camignano tra le pareti del monte Ingino e del monte Calvo. La gola è di eccezionale interesse geologico in quanto presenta una serie sedimentaria carbonatica completa. Sono stati rilevati «aghetti di magnetite» (ossido di ferro) che sono considerati una sorta di 'bussola' fossile, e un'insolita presenza di minerali del gruppo del platino, di sicura origine extraterrestre (meteoriti).
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