Francesco Melzi d'Eril, amico fraterno di Napoleone e cancelliere del Regno d'Italia, inaugurò questa sontuosa residenza nel 1808. Per la costruzione sulla riva del lago non badò a spese pretendendo il meglio che si potesse pensare in termini di Neoclassico e stile Impero; il progetto fu curato dall'architetto Giocondo Albertolli. Lo stesso dicasi del giardino, affidato all’architetto Luigi Canonica e all’agronomo Luigi Villoresi, che richiese grosse opere per realizzare una serie di piccole meraviglie en plein air: un padiglione romantico che si staglia sull'acqua cerulea; la passeggiata sotto i platani e i sentieri disegnati sul pendio; la vasca con la statua di Cupido e il laghetto con le ninfee; la grotta muscosa e la cappella gentilizia. La residenza è abitata e bisogna accontentarsi del resoconto delle sue bellezze interne: scalinate, saloni, affreschi e sculture. Nella serra degli aranci, però, è allestito un piccolo museo che delizierà gli appassionati di cimeli napoleonici. Di nuovo in giardino, non manca la curiosità: una gondola veneziana, a ricordo di una moda scoppiata a fine Settecento fra i nobili del luogo.