La residenza extraurbana di Napoleone Bonaparte nel corso del suo esilio elbano, in origine una casa colonica di proprietà di un notabile del luogo, fu acquistata da Bonaparte per farne dono a Paolina e ringraziarla così della sua fedele vicinanza. Trovandosi in un'amena e fresca vallata, essa sarebbe stata destinata a residenza estiva nel caso Napoleone fosse definitivamente rimasto all'Elba. Dopo la sua partenza, subì un forte abbandono fino al 1840 quando, pervenuta in eredità al conte Anatolio Demidoff, marito di Matilde Bonaparte, venne arricchita dall'imponente galleria neoclassica denominata, appunto, Demidoff che attualmente ospita le annuali esposizioni temporanee di argomento napoleonico. Da segnalare le decorazioni parietali della cosiddetta Sala egizia, ispirate alla campagna militare e culturale del 1798. Importanti sul piano documentario sono le circa 400 stampe, di argomento napoleonico ed elbano, racchiuse nelle collezioni Olscki e Turini-De Micheli (visibili solo nel periodo invernale, novembre-marzo, quando non sono in corso esposizioni temporanee)