L'antico complesso architettonico è testimone delle vicende storiche vignolesi a partire dalla fine dell'VIII secolo. Da allora, la Rocca di Vignola ha conosciuto diverse trasformazioni, da fortilizio militare a dimora signorile, fino a diventare, più di recente, la sede di importanti istituzioni cittadine. Divenuta proprietà della Fondazione di Vignola, oggi è importante luogo di cultura, in cui si svolgono attività di ricerca e divulgazione. Un costante ed attento lavoro di restauro filologico ha consentito di recuperare, sia a livello architettonico che pittorico, l'intera struttura, oggi pressoché totalmente visitabile; il piano terra ed il primo piano della rocca accolgono sale con affreschi databili al XV secolo, riconducibili ad imprese della famiglia Contrari, che ne evidenziano la stretta alleanza con gli Estensi. Nella cappella si può ammirare un prezioso ciclo di affreschi tardogotici raffiguranti storie di Cristo. Sul suo autore, denominato Maestro di Vignola, sono in corso continue ricerche documentarie, in considerazione dell'alta qualità dei dipinti, opera di un artista di sicura rilevanza nel panorama emiliano del primo Quattrocento. Completano l'edificio le sale degli Armigeri, i panoramici camminamenti, tre imponenti torri e le sale sotterranee, destinate ad ospitare convegni, concerti e spettacoli teatrali