La collezione, già appartenente al Gabinetto di Anatomia comparata dell'Università di Bologna, nel 1863 venne ceduta all'Istituto di Anatomia patologica veterinaria. Comprende oltre 3.000 campioni conservati a secco, in plastiche in cera, creta e gesso che riproducono in grandezza naturale animali domestici e loro organi con lesioni anatomo-patologiche e mostruosità