Antico maniero trasformato nel '500 e '600, particolarmente dai Giustiniani, in villa residenziale; la possente costruzione, in pietra grigia, è notevole per gli interni decorati da splendidi affreschi.La semplice facciata del palazzo è decorata da lesene e cornici aggettanti, con pregevole portale riecheggiante le forme del Vignola; il bel cortile quadrilatero ha un lato adorno di un portico a tre archi sormontato da loggia sulla quale si apre il Salone dei Cesari o del Trono, con busti di 12 Cesari, raccolta d'armi e grande camino in pietra.Le sale sono ornate di affreschi manieristici, riproducenti, sulle volte, soggetti mitologici e biblici. Da notare: la prima sala, affrescata da Bernardo Castello (1605), con la Favola di Amore e Psiche; la stanza del Parnaso, con la figura di Apollo nel Parnaso e piante di Genova (città d'origine dei Giustiniani) e di Scio (loro dominio nell'Egeo); il salone del Cavaliere con l'Allegoria dell'eterna felicità, di Paolo Guidotti Borghese (1610); l’elegante Camerino che ha nella volta, affrescata dal Domenichino (1609), le Leggende di Diana; l'ampia sala da pranzo, tutta affrescata dall'Albani (1609-10) con la Caduta di Fetonte e altri soggetti mitici.Nel grande Parco, folto di abeti, pini ed elci secolari, con giardino all'italiana, si trova il Casino, detto la Rocca, padiglione di piacere coronato da merli e con torretta centrale