L'unica sopravvivenza dell'originario palazzo duecentesco è la torre rettangolare, completata nella parte superiore nel '700. L'edificio infatti è stato rinnovato una prima volta nel Quattrocento per trasformarlo in residenza del papa Niccolò V, e completamente ricostruito dopo il terremoto distruttivo del 1703, accorpando edifici adiacenti. Le sale del piano superiore, decorate da Giuseppe Moscatelli e Benigno Peruzzi (1896-1900), hanno ospitato fino a qualche anno fa la Pinacoteca comunale, attualmente trasferita in palazzo Rosari-Spada.<br>Il Palazzo comunale è fronteggiato da una caratteristica cortina di case di diverse epoche; tra due abitazioni del '500, rinnovamento di precedenti case due-trecentesche, si apre il vicolo della Basilica, così detto per la presenza della cosiddetta Basilica romana, presunto edificio di culto a pianta quadrata con basamento in blocchi bugnati (la parte inferiore risalirebbe al I secolo, quella superiore a un'epoca successiva).