Nell’immediato entroterra a sud del Lago di Garda, lungo il fiume Mincio, Ponti sul Mincio è il primo comune mantovano all’interno del Parco che prende il nome dal fiume che lo attraversa. Il territorio è costituito dalle Colline Moreniche, rilievi modesti, da scoprire con piacevoli escursioni in bici magari pedalando sulla Ciclabile che unisce Mantova a Peschiera o sulla Ciclovia Morenica del Garda.

COSA VEDERE

Il castello scaligero, edificato nel periodo compreso fra il 1260 e il 1276, dalla forma poligonale ed allungata e racchiuso entro cinque torri, domina il centro storico, all’interno del quale troviamo il Monumento ai caduti, progettato dall’ingegnere Giancarlo Maroni (lo stesso del Vittoriale di Gardone Riviera), la chiesa di Sant’Antonio Abate e, nella vicina via Roma, l’antico lavatoio pubblico, recentemente restaurato e ancora oggi utilizzato dalle donne del paese che continuano a lavare il loro bucato in questo angolo di storia locale per vivere ogni giorno questa meravigliosa tradizione. Forte Ardietti eretto negli anni 1856/1861 a seguito dell’assedio di Peschiera del Garda del 1848 e compreso nel sistema di difesa territoriale del Quadrilatero Austriaco. Il Parco del Mincio, uno dei primi parchi creati in Lombardia, da scoprire in bici o a piedi seguendo la ciclabile Mantova-Peschiera, o attraverso le escursioni naturalistiche proposte periodicamente o con visite e tour dei vigneti delle Colline Moreniche e delle cantine del territorio.

PRODOTTI E TRADIZIONI

La cucina di Ponti sul Mincio attinge alla ricca tradizione mantovana e veronese e si è impreziosita con piatti tipicamente locali come per esempio gli strangolini, primo piatto a base di pane raffermo grattugiato, uova, burro e formaggio: dall'impasto, si realizzano a mano delle palline ovali cotte nel brodo e condite con burro fuso aromatizzato con delle foglie di salvia. Da non dimenticare il salame locale, che per impasto e concia, si differenzia dai cugini mantovani e veronesi e il tradizionale fogassin, dolce di tradizione contadina che si ottiene impastando la farina, il grasso del maiale, lo zucchero, un po’ di vino bianco secco, del lievito, della buccia di limone grattugiata e un pizzico di sale. Il dolce viene cotto sotto le braci e poi lasciato raffreddare. Tre sono i vini Doc dei Colli Morenici: il bianco, il chiaretto e il rubino, poi c’è il Custoza doc e un Tocai da tavola, uno Chardonnay con denominazione Garda, il Merlot, il Cabernet, il Pinot grigio, prodotti dalla Cantina sociale di Ponti sul Mincio e da diverse piccole cantine di ottima qualità.

EVENTI

La Sagra di S. Gaetano (certificata nel 2019 Sagra di qualità dall’UNPLI), agli inizi di agosto, nata nel 1869 e organizzata dalla Pro Loco, propone giorni di musica, cucina tipica, grappe, mercatini, birra, giostre per ragazzi e bambini, il tutto contornato da una sana dose di allegria. Agli inizi di dicembre, l’antica Sagra di S. Nicolò con i piatti della tradizione. La serata “Premio Maria Zamboni”, a luglio, celebre soprano nativo proprio di Ponti sul Mincio.

Perché Bandiera Arancione:

“Il centro storico della località, seppure di dimensioni ridotte, è ben definito e ben tenuto e gli attrattori sono vari e fruibili. Il contesto paesaggistico di pregio si può vivere e scoprire grazie ai numerosi percorsi ciclabili, ben segnalati. La località si è recentemente dotata di un punto informativo dedicato, nella piazza principale, dove poter trovare le informazioni utili per partire alla scoperta del borgo e del territorio circostante.” Paolo, ghost visitor TCI