“Città dell'orso”, di Albert Einstein e Paul Klee, a questi due grandi del Novecento sono dedicati interessantissimi musei, ma l'animale avrebbe dato addirittura il nome alla città e oggi la sua immagine si incontra un po' ovunque in giro per l'abitato. A un orso (“bär” in lingua tedesca, “bärn” nel dialetto locale) sarebbe infatti legata la fondazione (1191) di Berna, dato che il primo insediamento è sorto, secondo la leggenda, nello stesso luogo in cui il duca Berchtold V von Zähringen uccise l'animale.
Il fiume Aare abbraccia con una grande ansa il centro storico (Patrimonio Unesco), dove si incontrano suggestivi angoli di aspetto medievale, antiche torri e portici infiniti chiamati “röhren”, cioè tubi, che corrono nel cuore di Berna, sotto compatte schiere di antiche case. A creare atmosfera contribuiscono i signorili palazzetti di gusto classicheggiante, le cinquecentesche fontane con statue dipinte in colori vivaci e la cattedrale dalle linee nordiche.
Questo e tanto altro dà fascino all'elegante e graziosa Berna, come il carillon animato dell'orologio astronomico della Zeitglockenturm, che allo scoccare di ogni ora raduna turisti e abitanti, con la sua sfilata di automi con personaggi e figure animali.
È piacevolissima da visitare anche per i numerosi negozi e le gallerie di antiquariato che si aprono sotto i suoi portici, per le strade piene di fiori, per i mille appuntamenti culturali. Perché Berna non è solo capitale federale, cuore politico e burocratico della Svizzera, ma anche un centro di cultura, con prestigiosi musei e collezioni d'arte. E questo a dispetto di un'atmosfera talvolta provinciale e dei suoi cittadini, intorno ai quali sono nate infinite storielle per la loro proverbiale “sonnolenza”.