Per alcuni è “la bella del reame”, per altri “la città dalle due anime”, per chi ama i paragoni è “la Parigi dell'Est”. Per tutti gli altri è Budapest, semplicemente “la perla del Danubio”. Metropoli in espansione, porta fra est e ovest del vecchio continente, affascinante e nobile, sospesa tra i ponti (ben otto), i ricordi imperiali e le contraddizioni moderne.
Vecchia di 2000 anni, l'attuale capitale nasce poco più di un secolo fa dall'unione di tre città indipendenti: Buda, Pest e Óbuda. Famosa per il suo passato e impreziosita dal distretto di Várhegy, Buda è separata dalla più animata e moderna Pest dal fiume Danubio che, smontando un luogo comune, è lontano dall'essere blu. Due facce, due parti della città che non si contrappongono ma si integrano: alla calma, alla saggezza antica e all'aria misteriosa di Buda, fa da contrappeso il fascino disordinato e irrequieto di Pest. Otto ponti le uniscono, a simboleggiare che le due anime della capitale non vogliono stare “troppo” lontane, anche se ognuna ha un proprio centro storico e un tessuto urbano pressoché indipendente.
Passeggiare per le sue vie significa “inciampare” in stili e colori diversi, in edifici e monumenti che parlano della storia e degli uomini che hanno segnato la crescita di questa elegante città. Dai gioielli barocchi al romanico, al gotico e al rinascimento. Dal classicismo all'art nouveau, per arrivare all'architettura del dopoguerra e a edifici di una modernità disarmante. Nonostante il suo nucleo storico sia più piccolo rispetto ad altre città europee, l'estensione, la vita frenetica, le grandi costruzioni, i molteplici ed efficienti mezzi di trasporto e il fiume che l'attraversa ne fanno una splendida capitale.