Erano ben 23, nel tardo medioevo, i mulini allineati lungo l’Argentina e il torrente Capriolo, che finirono per dare il nome a questo centro di fondovalle già frazione di Triora e comune autonomo dal 1903. La strada provinciale procede sinuosa tra le maglie dell’abitato, stretto tra ripidi versanti. La parrocchiale di S. Lorenzo (1486), ricostruita in forme barocche nel secolo XVIII, conserva portale e campanile gotici; al suo interno, un polittico (S. Maria Maddalena fra le sante Marta e Caterina) dipinto nel 1540 da Emanuele Macario. Il quattrocentesco santuario di Nostra Signora della Montà presenta cicli pittorici coevi (Madonna, Crocifissione, Evangelisti, Fondatori degli ordini religiosi); dal sagrato, si gode un bel panorama sull’abitato. Ripidi tornanti scandiscono l’ascesa verso la colla di Langan, che permette di raggiungere la val Nervia.