Como
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Como (CO)
L’interesse dei monumenti, dal romanico al razionalista, la signorilità degli edifici e degli spazi, il fascino discreto dei cortili e dei porticati che si aprono nel tessuto compatto delle case (talvolta traversando gli isolati) e la grazia dei piccoli improvvisi spazi verdi contribuiscono alla piacevolezza di Como, storica 'capitale' del suo lago. La data di nascita della città è il 196 a.C. quando i romani, sconfitti i celti, fondarono Comum Oppidum. Del castrum originario Como ha mantenuto - entro la cinta di poco ampliata dalle mura comunali del XII secolo - l’impianto a scacchiera e persino la tipologia edilizia della casa a corte, derivante dallo schema della domus. Reperti romani si vedono al Museo archeologico, mentre in viale Lecco sono accessibili i resti delle terme; avanzi di una villa romana sono invece affiorati all’angolo tra via Tommaso Grossi e via Zezio; tratti consistenti della cerchia medievale si conservano lungo i viali Nazario Sauro, Carlo Cattaneo e Varese assieme alle torri di S. Vitale e porta Nuova, agli angoli meridionali. Mentre il Comune si consolidava (XI-XII secolo), sorgevano i grandi monumenti romanici - S. Fedele entro le mura, S. Abbondio e S. Carpoforo nelle espansioni dei borghi - legati alla cultura dei maestri comacini. Episodio decisivo della storia comasca fu la lotta combattuta e persa con Milano (1118-27), nella cui orbita la città entrò definitivamente dopo la sottomissione ai Visconti (1335). Como seguì poi le vicende di tutta la Lombardia fino alla liberazione dal dominio austriaco. Risparmiata dai bombardamenti e cresciuta nel dopoguerra grazie all'industria, in anni recenti Como ha riscoperto le potenzialità turistiche del centro storico e del lungolago.
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