Mottola
localita
Mottola (TA)
L'abitato domina la piana che vide la sconfitta di Pirro nel 272. Le antichissime origini sono testimoniate dalle mura megalitiche scoperte in contrada Orto del Vescovo. La cittadina fu sempre una roccaforte, dapprima dei tarantini, poi dei romani; distrutta dai normanni nel 1102 e da questi ricostruita, fu poi angioina e dal 1653 feudo per due secoli dei Caracciolo.
Il principale monumento dell'abitato è la chiesa Matrice (XIII secolo, rimaneggiata nel '500); il territorio del comune è disseminato di grotte. Di particolare interesse è la gravina di Petruscio, dove si trova il villaggio rupestre di Petruscio, documentato dal IX secolo.
Presso la settecentesca masseria Casalrotto è la chiesa di S. Angelo; distribuita su due piani e con numerosi affreschi bizantini, è al centro di un vasto insediamento rupestre. La cripta di S. Nicola, detta la «Sistina della civiltà rupestre», fu intagliata nel XII secolo avendo a modello le chiese bizantine a pianta centrale: suddivisa in tre navate, è decorata con affreschi per lo più risalenti al XII secolo. La cripta di S. Margherita conserva affreschi trecenteschi.
Il principale monumento dell'abitato è la chiesa Matrice (XIII secolo, rimaneggiata nel '500); il territorio del comune è disseminato di grotte. Di particolare interesse è la gravina di Petruscio, dove si trova il villaggio rupestre di Petruscio, documentato dal IX secolo.
Presso la settecentesca masseria Casalrotto è la chiesa di S. Angelo; distribuita su due piani e con numerosi affreschi bizantini, è al centro di un vasto insediamento rupestre. La cripta di S. Nicola, detta la «Sistina della civiltà rupestre», fu intagliata nel XII secolo avendo a modello le chiese bizantine a pianta centrale: suddivisa in tre navate, è decorata con affreschi per lo più risalenti al XII secolo. La cripta di S. Margherita conserva affreschi trecenteschi.