Un susseguirsi di fabbriche ed esposizioni di ceramiche artistiche preannuncia la cittadina, da secoli legata economicamente alla produzione di questi manufatti.
L'antica origine dell'abitato è testimoniata dai rinvenimenti di una necropoli di età ellenistica e di un insediamento rustico d'età romana, poco lontano dall'attuale centro; dall'XI secolo passò sotto il dominio di Perugia. Già dal XIV secolo abbiamo documenti che attestano l'utilizzo di argille locali per la produzione di ceramica, produzione che raggiunse la massima affermazione sui mercati europei a partire dal '500.
Superata la fase di decadenza, l'arte della ceramica risorse nel XVIII secolo per opera di Gregorio Caselli, ed è giunta fino ai nostri giorni diversificandosi per qualità e stili, sopportata anche da un Istituto statale di Arte. Cuore della cittadina è l'allungata piazza dei Consoli, chiusa su un lato dal Palazzo comunale, che ha in facciata il leone veneto in travertino di Traù donato dalla città di Zara. Negli ambienti al primo piano è collocata la Pinacoteca civica.
Nel 1998 è stato ristrutturato l'ex convento di S. Francesco, annesso alla chiesa (1388), per ospitare il Museo regionale della Ceramica.