In suggestiva posizione su un alto roccione di arenaria, questo piccolo villaggio di antiche origini è patria di Vincenzo Cuoco, storico della rivoluzione napoletana, e del patriota Gabriele Pepe (1779-1849).
Domina l'abitato, in posizione centrale, un castello tra i più belli e meglio conservati della regione. Costruito nel XIV secolo, durante il regno di Carlo d'Angiò, in pietra arenaria locale, ha una pianta quadrangolare con torrioni angolari cilindrici.
Suggestiva è anche la zona bassa dell'abitato, chiamata “Civita di sotto”, in buona parte disabitata e dall'atmosfera decadente, dove resistono edifici sei-settecenteschi che inglobano elementi romani provenienti dai ruderi di ville sparse nella campagna circostante.