Bianchissimo e immerso nel verde, dominato dalla candida mole del monte Albo, è uno dei più suggestivi e importanti santuari campestri della Sardegna. Benché situato circa 2 km a sud di Lula, borgo agro-pastorale dal passato minerario, è ritenuto pertinente più alla tradizione religiosa di Nùoro che a quella delle Baronìe. Risale al XVII secolo e sarebbe stato fondato, come si tramanda, da alcuni banditi nuoresi quale ringraziamento al santo per averli aiutati a dimostrare la loro estraneità ai delitti di cui erano accusati. Il santo che vi si venera – Francesco d’Assisi, ma per i sardi Francesco di Lula – è considerato il protettore dei balentes (i valorosi) e la chiesa attuale, edificata nel 1795, è un rifacimento di quella precedente, più piccola, del XVII secolo; conserva all’interno una statua lignea del santo di scuola napoletana del ’600. Tutt’intorno al luogo di culto un gran numero di cumbessìas, i caratteristici ricoveri per i novenanti, formano – sebbene in buona parte di fattura moderna – un articolato e suggestivo villaggio campestre. La Festa di S. Francesco di Lula, prescindendo dal pellegrinaggio da Nùoro del 4 ottobre, si svolge dal 1° al 9 maggio: l’evento richiama sempre numerosi fedeli dalla stessa Nùoro e da ogni parte delle Baronìe e della Barbàgia; a tutti i partecipanti viene gratuitamente offerto il pranzo dagli organizzatori.