Si erge a chiusura della prospettiva del Canale grande ed è la chiesa più vasta di Trieste. Dedicata a S. Antonio Taumaturgo, fu eretta su progetto di Pietro Nobile tra il 1825 e il 1849, nel luogo dove già esisteva una chiesa con lo stesso nome: per questo è stata chiamata S. Antonio Nuovo. La precede un maestoso pronao a sei colonne ioniche sovrastate da un ampio timpano triangolare, mentre l’attico è coronato dalle statue dei sei santi protettori della città.<br>Nel solenne interno, ad aula unica, le arcate, le volte a botte e la luce che piove dalle finestre lunate delle nicchie laterali esaltano l’armonica spazialità neoclassica che culmina nella grande cupola centrale. Di fianco a uno degli altari di sinistra si apre la porta che conduce al presbiterio e a una piccola cappella, detta della Visitazione, dove è conservato il dipinto omonimo (1769), pregevolissima opera a tema sacro attribuita ad Alessandro Longhi, il più famoso ritrattista veneziano dell’epoca.