Con St-Eustache fu il più grande cantiere della Parigi cinquecentesca, benché le origini della chiesa risalgano al ’200. L’insieme degli stili e delle soluzioni ornamentali, tra medioevo e rinascimento, la rendono particolarmente originale. La facciata riassume il repertorio decorativo del XVI secolo: al piano terra si eleva un portico con frontone triangolare sorretto da colonne ad anello; un secondo frontone ricorda il motivo ornamentale del Louvre e un terzo lo sovrasta con una finestra elaborata. Il campanile è abbellito da una singolare tromba di scale, terminata nel 1624. L’interno ha una pianta irregolare, con le due navate laterali alte quasi come quella centrale che formano un deambulatorio attorno all’altare con volte che poggiano su pilastri circolari. L’ambone a tramezzo è probabilmente opera di Philibert Delorme, costruito come l’abside verso il 1530-35: le due scale simmetriche a spirale, di grande effetto manierista, sono, insieme alla decorazione dei dettagli, molto vicine alle opere del grande architetto. Le due porte laterali, forse su suo disegno, appartengono agli ultimi anni del ’600. Le vetrate a sinistra e a destra della navata centrale datano al XVI e XVII secolo. Nella quarta e quinta cappella a sinistra si trovano i busti di Racine e di Pascal.