Eletta parrocchia nel 1182, fu rimaneggiata più volte: risalgono al XV secolo la facciata, ornata da animali fantastici, il campanile e – all’interno – i primi sette pilastri. Il portale a sud è un capolavoro del rinascimento. All’interno, una navata coperta da volte a ogiva, senza transetto, decorata con pilastri in stile gotico fiammeggiante, esalta l’ampiezza e la luminosità. L’altare centrale, il solo scampato alla Rivoluzione, è sormontato da quattro angeli in stucco dorato di Sarrazin; lo impreziosiscono anche due tele di Simon Vouet, del 1629, Gli apostoli alla tomba della Vergine e l’Assunzione. La chiesa, divenuta il tempio del Matrimonio e della Fedeltà nel 1793, fu riaperta al culto nel 1802.