I bombardamenti hanno in parte cancellato le tracce del lungo passato della chiesa, fondata nell'856 e riedificata nel sec. XII, poi nel '700 e di nuovo nel secolo successivo, sempre ispirandosi all'abbazia di Montecassino. Il campanile che la affianca è dei sec. IX-XI e ingloba nel basamento colonne antiche. Nell'interno moderno sono stati ricollocati, tra gli altri, il candelabro del cero pasquale del sec. XIII presso il presbiterio, un'Assunta di Francesco Solimena nell'abside e, nella cappella della cripta, un Cristo morto in marmo di Matteo Bottigliero (1724). Nel 1992 è stato istituito, nell'ex cappella del SS.Corpo di Cristo, un Museo diocesano, con marmi di età longobarda e normanna e una tavola di Antoniazzo Romano.