Dal centro del “decumanus maximus” la via scende verso il mare: le case più interessanti sono verso il fondo. Poco dopo l'inizio a sinistra, preceduta da una bottega (caupona) ben conservata, la casa di Nettuno e Anfitrite è ornata nel triclinio estivo da mosaici (quello che le dà nome è in asse con l'ingresso). All'angolo con il decumano inferiore è la Casa Sannitica. Superato il decumano inferiore, a destra, nell'insula III è la casa del Tramezzo di Legno. Segue la casa graticcio, con balcone sorretto da colonne poggianti direttamente sul marciapiede. Offre l'esempio di un “condominio” su due livelli, caratterizzato dal razionale utilizzo dello spazio disponibile e destinato all'affitto. Il nome le deriva dalla tecnica muraria utilizzata: telai lignei portanti vennero tamponati da murature in “opus incertum”. Proseguendo lungo il cardo, sul lato opposto, è la lussuosa casa dell’Atrio a Mosaico.