Sito di arte rupestre ai piedi della Rocca di Bard. Di particolare interesse geologico e naturalistico sono sicuramente il complesso di rocce montonate levigate dai ghiacciai quaternari, la grande marmitta dei giganti, (di metri 7 di profondità per 4 di diametro forse unica in Italia di queste dimensioni). Sulle rocce degradanti sono state identificate varie zone recanti incisioni rupestri: vaschette scavate con uno strumento metallico, un piccolo calvario finemente inciso, una ventina di coppelle, alcune delle quali munite di un canaletto, e, tra queste, alcuni reticoli quadrangolari. Questo motivo è assimilabile a quelli ben noti del Monte Bego e della Valcamonica ed attribuiti cronologicamente all'epoca del Bronzo, II millennio a. C. Vi si individua inoltre facilmente una barca stilizzata, paragonabile a quelle rituali funerarie, ben note della Valcamonica e della Valtellina, che si contraddistinguono per la prua e a volte la poppa a " testa di uccello". Conosciute nell'arte decorativa celtica della civiltà di Hallstatt, sono fatte risalire al VI-V secolo a.C.