Fu forse per farsi perdonare la secolare fedeltà a Genova che nel 1862 l’allora Castelfranco mutò nome in onore del primo re d’Italia. Sono ormai inglobate nelle strutture abitative le mura che difendevano il villaggio, delle quali si riconosce la sola porta Comunis, ornata dallo stemma della “Superba”. Quanto meno insoliti per un edificio religioso i fregi (bucrani, mostri, cornucopie, cannoni) che ornano la barocca parrocchiale di S. Stefano; la torre subì, nel 1727, il furto delle campane da parte degli acerrimi rivali di Pigna.